Addio al Canone Rai: incredibile, ecco cosa sta succedendo

La tassa televisiva non corrisponde a qualcosa di esclusivamente italiano, in quanto la necessità da parte di vari stati europei e non solo, di porre una forma vera e propria di forma di pagamento legato al concetto di utilizzo dell’elettrodomestico oramai divenuto irrinunciabile come la Televisione. Il Canone Rai, come viene ufficialmente seppur impropriamente chiamato, ha anche un impatto culturale evidente, dimostrandosi qualcosa di “fastidioso” ed accolto quindi negativamente in linea generale, fino a portare ad un sempre più caldeggiato addio del Canone Rai.


Leggi anche:

Ma è qualcosa di effettivamente possibile? Oppure si tratta di un rumor che non trova seguito effettivo? Qual è la verità?

E’ sicuro che il governo attuale ha già concepito una diffusa forma di normalizzazione della tassa televisiva, in buona sostanza questo porterà a qualche novità.

Addio al Canone Rai: incredibile, ecco cosa sta succedendo

addio canone rai

Il Canone Rai è chiamato in questo modo impropriamente, in quanto non è qualcosa di adattabile a questo concetto, ma corrisponde ad una vera e propria tassa, concepita fin dagli albori della radio e della TV , più volte l’esecutivo di turno ha modificato la sua forma così come l’importo basilare così da renderlo meno “fastidioso”.

Infatti pur non trattandosi di una cifra così elevata, è il concetto che è alla base del Canone Rai ad essere fonte di divergenze di opinione, in quanto è una forma di imposta applicata non sull’utilizzo effettivo della TV ma sul possesso. Questo porta a dover pagare gli attuali 90 euro annui, dilazionati in 10 rate da 9 euro l’una, applicata alla bolletta della luce anche se si possiede ma non si utilizza il televisore.

L’attuale formulazione è stata criticata anche dalle forze di governo prima delle elezioni, ma per ora è stata mantenuta, ed è attiva dal 2016.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti ha infatti nei mesi scorsi aperto alla possibilità di una nuova formulazione, che però difficilmente porterà ad una forma di eliminazione totale del Canone Rai, l’importo è ancora importante per fornire al servizio pubblico e quindi anche allo stato una vera e propria entrata fissa, che ammonta a diversi miliardi all’anno.

Una proposta, ancora non confermata in quanto ancora teorica, prevede l’associazione delle tariffe rateizzate del Canone Rai non più alla bolletta della fornitura elettrica ma su quella della sim utilizzata per i servizi telefonici mobili: in questo modo almeno in teoria si potrebbe ridurre l’importo annuo per singolo cittadino essendo le utenze di telefonia mobile molto comuni.

Si tratta però di un’idea da attualizzare, e sicuramente eventuali cambiamenti sarebbero da mettere in atto solo dal 2025.

POTREBBE INTERESSARTI
Cambia impostazioni privacy