Amazon, arriva una novità: sindacato per i lavoratori

A New York in tantissimi hanno votato a favore della nascita del primo sindacato Amazon dopo 27 anni di storia. La vittoria ad ogni modo non è stata schiacciante, il risultato è stato di 2654 voti contro 2131. Adesso 8000 lavoratori del magazzino di Staten Island potranno iscriversi al primo sindacato della storia provando a migliorare le proprie condizioni di lavoro. A dare il via alla battaglia è stato Chris Smalls, ex impiegato nel magazzino di Staten Island che è stato licenziato a marzo di due anni fa per avere organizzato una protesta contro l’assenza delle misure anti-Covid.

Amazon, gli autisti sono costretti a fare pipì nelle bottiglie

Secondo quanto raccontato dagli autisti, non avendo tempo a propria disposizione, gli operai sono costretti a fare pipì nelle bottiglie. Inizialmente il colosso Amazon non era intervenuto nella questione. Adesso è arrivata la conferma, quanto emerso è vero. Al momento Jeff Bezos tace anche se qualche mese fa in una lettera rivolta agli azionisti, aveva parlato della necessità della creazione di un ambiente adatto e pensato per il successo dei lavoratori. Bezos aveva anche respinto le accuse di condizioni inadeguate non sicure nei vari stabilimenti.

 La causa è stata sposata dai lavoratori di molti Stati

Chris Smalls, 32enne afroamericano, è  riuscito a raggiungere il suo obiettivo contrariamente a quanto chiunque pensava. Dopo la pandemia negli Stati Uniti molti lavoratori si muovono in direzione di un sindacato. Nel frattempo in Italia si confrontano i sindacati nazionali ed il colosso stesso per la tutela degli impiegati. Ad essere particolarmente felice per la nascita del primo sindacato è Biden che plaude dalla Casa Bianca perché adesso tutti i dipendenti potranno essere ascoltati puntando ad una vita migliore.

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