Carcere di Taranto: i detenuti preparano la “Birra Pugliese”

TARANTO – Nel carcere di Taranto i detenuti sono inseriti in un nuovo progetto di riscatto sociale e reinserimento delle persone mediante la produzione di “Birra Pugliese“.

Il progetto è stato presentato oggi nel carcere alla presenza anche del Direttore Reggente della struttura del penitenziario, Luciano Mellone, e il Presidente dell’Associazione MondoBirra Piero Conversano e del birraio Espedito Alfarano e direttore del progetto “Riscattarsi con gusto”.

Il progetto vede una nuova sperimentazione produttiva, la scelta di una birra artigianale che verrà preparata dai detenuti con il pane che altrimenti finirebbe all’interno della pattumiera.

La materia prima recuperata sarà il pane che potrà sostituire in parte il malto d’orzo conferendo alla birra un sapore diverso e delizioso.

L’incremento delle attività lavorative all’interno del birrificio permettono di utilizzare questo strumento al fine di facilitare il reinserimento e fornire ai detenuti le occasioni d’impiego al termine della loro pena.

Le birre che sono prodotte da Birra Pugliese sono tutte completamente artigianali e legate al territorio, prodotte con materie prime coltivate nella nostra regione, non pastorizzate e non filtrate.

Il Direttore Mellone ha commentato: questo è un progetto tipicamente pugliese che è in grado di coniugare al meglio i tratti distintivi della nostra terra con la giusta attenzione verso la ricerca e la qualità degli ingredienti e delle materie prime a filiera corta.

Infine, il marchio ha una peculiarità del tutto tarantina fare del lavoro un’occasione di riscatto e di attenzione verso gli altri.

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