TARANTO – Sono stati posti i sigilli a numerosi immobili e a 15 punti vendita che due imprenditori, padre e figlio avevano aperto a Taranto, Manduria, Grottaglie, ma anche a Bari, Roma e Milano.
Il Maxi sequestro è stato eseguito, su disposizione dei Magistrati della Seconda Sezione Penale di Lecce, dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Taranto.
Questa operazione è il risultato di attente indagini direzionate sulle condotte finanziarie dei due imprenditori, padre e figlio, titolari di un’azienda di telecomunicazioni e telefonia.
Essi emettevano e utilizzavano sistematicamente fatture false, per evadere il fisco e questo ha fruttato loro una ricchezza che rispetto a quanto dichiaravano era sproporzionata.
I loro beni, posti sotto sequestro, consistevano in 14 autoveicoli, 4 moto, 9 immobili, 1 terreno, polizze assicurative, quote di partecipazioni societarie e disponibilità di conto corrente bancario, oltre a 6 interi compendi aziendali, con ben 15 punti vendita.