Riorganizzazione Cup dannosa per operatori e utenti: la denuncia di Di Gregorio e Perrini

TARANTO – La riorganizzazione Cup è dannosa sia per gli operatori sia per gli utenti: è questa la denuncia proclamata da Vincenzo Di Gregorio (PD) e Renato Perrini (FdI) che hanno parlato della riorganizzazione decisa dalla Asl di Taranto. “Taranto è una realtà ad elevato rischio sanitario e come tale ha bisogno di servizi adeguati. Per questo il capoluogo ionico e la sua provincia non possono subire una riorganizzazione dei Cup che rischia di penalizzare l’utenza e gli stessi operatori”.

Problemi per le persone anziane e per gli operatori

Con questa decisione, ovvero centralizzare tutti i Cup del territorio tarantino nel call center di via Ancona, porterà al trasferimento degli operatori e alla chiusura degli sportelli Cup a Taranto e nei centri della provincia ionica. “Questa ipotesi avrà conseguenze negative in particolar modo sulle persone anziane, ovvero la fascia di utenza che più si rivolge al sistema sanitario, che richiede visite specialistiche, analisi diagnostiche e prescrizioni”. Queste persone possono avvertire problematiche e criticità nel gestire servizi e prenotazioni tramite call center o online, perché più abituati all’operatore e allo sportello fisico. Infine, “l’ampliamento della fascia oraria dei Cup dalle 8 alle 20, sempre ed esclusivamente attraverso call center, non compensa per niente gli effetti negativi della chiusura progressiva degli sportelli sul territorio”. La richiesta finale alla Asl tarantina è di “procedere a una riorganizzazione che metta al primo posto le necessità dell’utenza mantenendo gli sportelli Cup sul territorio, potenziando i servizi e considerando le esigenze organizzative del personale”.

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