In questo articolo di oggi vogliamo occuparci del Canone Rai per quel che riguarda l’anno che arriverà, il 2024. Quel che abbiamo saputo è che il prezzo passerà da 90 a 70 euro l’anno e che un quarto del canone non viene più pagato all’interno della bolletta della luce, come è stato annunciato dal ministro dell’Economia, Giorgetti. Nella manovra che è stata approvata dal Consiglio dei ministri è anche presente il primo intervento sul canone Rai che viene tagliato finalmente dalla bolletta dei contribuenti italiani.
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Già a febbraio scorso, il ministro Giorgetti aveva detto che era del tutto evidente che il canone Rai dalla bolletta doveva uscire quanto prima anche se per quest’anno lo hanno ugualmente mantenuto ricevendo, per altro, non poche critiche. Qualche mese dopo aveva anche affermato che c’erano tutta una serie di ipotesi di riforma allo studio e tra quelle relative alla riforma del pagamento del Canone tv c’era anche quella di legarlo non più al possesso di un apparecchio televisivo ma bensì ad un’utenza telefonica.
La ragione di quanto appena detto risiede nel fatto che ormai le nuove tecnologie permettono di vedere qualsiasi programma televisivo anche tramite smartphone o tablet e qualora il presupposto dovesse essere, quindi, il possesso di un’utenza telefonica ecco che allora comporterebbe alla riduzione del canone pro capite. Basti pensare, ad esempio, che oggi il canone risulta pagato da un numero pari a 21 milioni di utenti e le utenze telefoniche attive sono, invece, circa 107 milioni.
Novità riguardo il pagamento del Canone Rai per il 2024
Si sta parlando, dunque, di una progressiva riduzione dell’importo del canone Rai, con un taglio di anno in anno di circa il 20 per cento, fino ad arrivare ad un totale azzeramento insieme alla ridefinizione “univoca” del concetto di servizio pubblico pensando perfino ad un nuovo canale dedicato interamente alla trasmissione di programmi e di rubriche di promozione culturale.
La Rai ha quindi preso in considerazione l’idea di cambiare volto, a partire dal canone che risulta ancora oggi anacronistico e parecchio ingiusto, in quanto è dovuto alla semplice detenzione di apparecchi atti o adattabili a ricevere un segnale. Per quanto ci dice la Lega si deve prevedere un percorso che porterà entro un arco di 5 anni all’abolizione del canone.
Inoltre, a proposito di questo argomento del canone, è stato anche previsto che già al giorno d’oggi laddove sussista l’impossibilità di accesso alla rete o comunque l’impossibilità di fruizione del servizio da parte dei vari utenti per diversi motivi estranei alla propria volontà, vediamo che il pagamento del canone di abbonamento non è affatto dovuto.