Riportata alla luce antica chiesa in Grotta a Castellaneta

CASTELLANETA – E’ stata riportata alla luce una chiesa inglobata nel tessuto urbano del centro storico, intitolata a San Giovanni Battista alla Giudea.

Già molti documenti e lo stesso toponimo accennavano all’esistenza di un antico ghetto ebraico. I Volontari dell’associazione Amici delle Gravine ne erano a conoscenza prima che fosse fatto il rinvenimento.

Una volta sfondata la parete è tornata alla luce l’antica chiesa di cui si faceva cenno sin dal  lontano 1291, in una pergamena dell’archivio capitolare.

L’ambiente all’interno della chiesa è di tipica conformazione basilicale e con delle arcate che cingono l’intera planimetria. Vi è un altare e dei resti di affreschi. A una parete, un bassorilievo raffigurante San Battista, è identico a quello posto esternamente all’ipogeo.

Nel 1572, la chiesa venne visitata da Monsignor Serigo che viste le pessime condizioni in cui versava, decise di sconsacrarla.

Successivamente al ‘700, quando venne visitata da Monsignore Blasio, della chiesa non venne più fatto nessun altro cenno.

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