Ex Ilva Taranto: Mario Turco chiede rispetto dei lavoratori

Mario Turco non le manda a dire

“Oggi pomeriggio presso la Prefettura di Taranto, alla presenza di Sua Eccellenza il Prefetto, Demetrio Martino, si è svolto un incontro fra la Viceministra dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde e i rappresentanti locali delle sigle sindacali del comparto siderurgico. Al tavolo ho preso parte anch’io insieme all’On. Leonardo Donno. Durante l’incontro. sono emerse le già note incertezze che affliggono i lavoratori ex Ilva da oltre dieci anni. Dalle istanze dei sindacati raccolte nelle mani della Viceministra Todde, è emerso un completo disinteresse da parte del Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, in merito alla condizione di sofferenza in cui riversano tantissimi operai del siderurgico tarantino. Il Ministro Giorgetti, infatti, è il responsabile del fascicolo ex Ilva, e forse non si rende conto che il dramma economico e occupazionale vissuto da tante famiglie di Taranto, è una vera e propria bomba sociale pronta a esplodere.”

Taranto: I lavoratori sono i nuovi poveri del lavoro

“L’emergenza rischia di assumere connotati pesantemente sociali, in quanto coinvolge non solo i lavoratori diretti, ma anche quelli dell’indotto e quelli ex Ilva in A.S., costretti a vivere di ammortizzatori sociali, che anziché risultare misure transitorie divengono vere e proprie condizioni sistematiche; patologiche di una realtà dimenticata da chi al Mise dovrebbe prodigarsi in prima persona per dare ai lavoratori e alle imprese dell’indotto le risposte di cui necessitano. I lavoratori inascoltati dell’ex Ilva di Taranto sono i “nuovi poveri del lavoro”: vivere con novecento-mille euro al mese, sino ad arrivare ai casi di lavoratori non pagati, in un contesto storico in cui, per giunta, si deve fare i conti con caro energia e inflazione, oltre a dover affrontare gli impegni economici e finanziari assunti nell’interesse personale della propria famiglia, risulta a dir poco vessatorio. Il MoVimento 5 Stelle, ancora una volta, si farà carico delle istanze dei lavoratori ex Ilva, così come ha già fatto quando ha difeso con tutti gli strumenti giuridici a sua disposizione i 570 milioni per le bonifiche e il reintegro dei lavoratori in A.S., 150 dei quali sono stati distratti – malgrado il comprovato impegno profuso – a beneficio del ciclo produttivo di Acciaierie d’Italia.”

Le azioni del governo Conte

“Il grido di allarme e di dolore dei lavoratori, così come dell’intero territorio per il problema ambientale e sanitario, va ascoltato e tradotto in atti concreti da parte del Ministro competente. Il fascicolo ex Ilva non può e non deve rimanere in fondo a un cassetto: vogliamo continuare il percorso tracciato dal Governo Conte II a beneficio di salute, ambiente, lavoro ed economia del territorio. È il momento della responsabilità; è il momento di dare risposte. È il momento di dare un futuro ai lavoratori e alle famiglie che si sentono abbandonate dalla politica, così come alle imprese dell’indotto.” Queste le parole del Senatore e Vicepresidente pentastellato.

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