ArcelorMittal, sindacati: rischio dismissione. Fiom Cgil: inviato esposto a Inps e Inl.

TARANTO – I sindacati chiedono l’intervento del governo per evitare la dismissione completa dell’impianto. I sindacati, affermano, che ArcelorMittal sta procedendo in modo errato: ha saltato ogni forma di relazione industriale. Non è stata comunicata in modo corretto la cassa integrazione per gli operai.

Inoltre, con il tipo di cassa integrazione con il quale sono stati lasciati a casa i lavoratori, si portano a casa appena a 900 euro al mese. Soldi che non bastano per mantenere una famiglia. Inoltre, si va incontro a una situazione dannosa sotto il profilo ambientale e occupazionale, con il blocco anche dei lavori dell’Aia.

Purtroppo, finora siamo stati tenuti all’oscuro, afferma il Segretazione Nazionale della Uilm. Si aspettava anche un accordo sindacale con l’azienda, ma nessun sindacato è stato contattato. La Fiom Cgil di Taranto, nel frattempo ha inviato un esposto all’Ispettorato Nazionale del Lavoro e all’Inps per denunciare l’uso anomalo della cassa integrazione da parte di ArcelorMittal.

Scrivono infine Francesco Brigati e Giuseppe Romano: la sospensione delle attività non è avvenuta per motivo di ritiro degli ordini esistenti, ma per la volontà dell’azienda. 

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