Rinaldo Melucci lascia Palazzo di Città, il messaggio

TARANTO – Termina la permanenza di Rinaldo Melucci presso la casa comunale dopo le dimissioni dei 17 consiglieri comunali dello scorso 16 novembre. Lo fa diffondendo un messaggio di saluto e ringraziamento a coloro i quali gli sono stati vicino in questi ultimi giorni. Inoltre altri movimenti politici esternano il loro disappunto per l’accaduto.

Rinaldo Melucci, il messaggio di saluto

Inizia con una citazione il saluto dell’ex primo cittadino tarantino. “La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta”. (Confucio) Fra qualche ora lascerò l’ufficio di Palazzo di Città e i media tradizionali e i social network saranno lo strumento per mantenere un contatto diretto con voi.Non amo particolarmente Facebook, per carattere sono piuttosto riservato e alle chat e i monitor preferisco parlare guardando negli occhi il mio interlocutore.”

Un ringraziamento ai Social Network

Poi dice “In questa occasione, però, riconosco che sono stati proprio i social network a riservarmi un incontenibile carico di sostegno, incoraggiamento, affetto e sincera solidarietà dopo lo schiaffo che Taranto ha ricevuto lo scorso martedì. Non torno sui dettagli della vicenda, tutti grosso modo sanno ormai che 17 consiglieri comunali (alcuni dei quali in maniera più o meno consapevole) hanno fatto concludere la consiliatura con 6 mesi di anticipo. Senza alcuna motivazione politica, senza alcuna logica, scatenando un autentico e spontaneo moto di indignazione e disprezzo in città.”

LEGGI ANCHE – Sfiducia Rinaldo Melucci: PRC “è una guerra tra bande”

Inoltre “Mentre la città cominciava a correre dopo un drammatico dissesto finanziario. Mentre si concretizzavano progetti mai realizzati prima. Mentre si intercettavano bandi che spalancano le porte nel mondo del lavoro e della innovazione ai nostri ragazzi. Mentre ripartivano innumerevoli cantieri. Mentre la città pullulava di festival, stagioni teatrali, concerti, eventi sportivi internazionali. Mentre la città si riappropriava di autorevolezza, della sua identità, della sua dignità e del suo orgoglio. Guidati da rancori personali, temevano il consenso del sindaco, della sua squadra. Ma non hanno colpito il sindaco, hanno ferito duramente la loro stessa città.” Afferma Melucci.

Dovevano onorare la città

“Quella città che dovevano onorare e rispettare. Avrei continuato ad amministrare ancora alcuni mesi e poi sarebbe partita ufficialmente la campagna elettorale. E invece cominciamo oggi. Finalmente liberi dai continui ricatti, da continui agguati alle spalle. Liberi di costruire una coalizione basata su persone con valori sani e competenze. Taranto non meritava tutto questo male inutile, ma con me c’è una maggioranza di cittadini operosi e silenziosi che ama troppo questa città per lasciarla nelle mani di gente spietata e irresponsabile. È finalmente caduta la loro maschera. Grazie di cuore a ciascuno di voi per tutto l’affetto con cui mi avete riempito il cuore. Il cammino di rinascita prosegue.” Rinnovando ancora infine l’intenzione di ricandidatura per le elezioni 2022.

Anche altri movimenti politici con Melucci

Sulla falsariga di quanto affermato da tutte le formazioni politiche con Melucci: “Abbandonare Taranto al commissariamento a sei mesi dalle elezioni è un atto irresponsabile nei confronti della città. Se un’Amministrazione non piace, ci sarebbero stati il Consiglio Comunale e una campagna elettorale alle porte per dirlo e proporre un’alternativa. La critica politica è il sale della democrazia, le manovre da retrobottega sono il peggio della politica. Noi stessi, di recente, abbiamo chiesto un cambio di passo su alcuni temi che riguardano la qualità della vita nella nostra città. In questo momento, però, con una pandemia ancora in corso, avremmo dovuto discutere di Pnrr, bandi in scadenza e progetti da presentare per intercettare fondi comunitari.”

“Lo sgambetto di oggi ha, invece, come vittima principale la città. Continueremo a lavorare, più convinti di prima e sempre sulla strada del progresso, per restituire dignità, lealtà, etica e passione alla politica tarantina”. Lo afferma il Coordinamento Provinciale del Movimento Politico “Una Strada Diversa”, guidato da Luca Delton. “Chi ha amministrato la città per circa cinque anni ha il dovere morale di spiegare ai propri concittadini elettori le ragioni delle loro dimissioni irrevocabili, un comportamento che condanna anche il loro stesso operato. Hanno pensato forse di certificare pubblicamente la loro incapacità amministrativa di quattro anni e sei mesi al Governo?” fanno sapere dall’Udc di Taranto.

POTREBBE INTERESSARTI
Cambia impostazioni privacy