Caro carburante: Coldiretti Puglia plaude alla riduzione del costo di benzina e diesel

Contro il caro carburante il governo ha attuato un taglio delle imposte sul costo di benzina e gasolio. Coldiretti Puglia loda l’intervento governativo perché rappresenta una boccata di ossigeno per imprese e consumatori. Nel nostro Paese, fa notare l’associazione, l’85% delle merci viaggia proprio su ruote per arrivare sugli scaffali.

Caro carburante e taglio imposte: il comunicato di Coldiretti Puglia

Il caro carburante fermava tutti, in particolare nelle campagne, ma anche nei porti, andando a influire negativamente sugli approvvigionamenti e trascinando gli autotrasportatori sul piede di guerra. L’intervento non è stato apprezzato da tutti, in particolare da Assopetroli e Assoenergia e a dire il vero anche dall’altra parte, sindacati e consumatori, hanno giudicato esiguo il taglio di soli 25 centesimi di euro al litro. Coldiretti Puglia ha applaudito l’intervento governativo, spiegando in un comunicato stampa quanto pesavano i recenti rincari. “Con il credito di imposta del 20% per la riduzione del costo del gasolio per pesca e agricoltura previsto dal decreto, la riduzione del costo del carburante si estende dal campo alla tavola in una situazione in cui per il balzo dei costi energetici l’agricoltura deve pagare una bolletta aggiuntiva di almeno 8 miliardi su base annua, rispetto all’anno precedente, che mette a rischio coltivazioni, allevamenti e industria di trasformazione nazionale”. A rischio sono anche gli approvvigionamenti di beni alimentari, con conseguenze dirette per 5,6 milioni di italiani che vivono in una situazione di disagio economico.

Secondo l’associazione, “contenere il caro carburante e ridurre la dipendenza dall’estero sui prodotti alimentari sono scelte strategiche per il Paese”. Poi l’invito alla Regione Puglia a puntare ad “aumentare la propria produzione di cibo recuperando lo spazio fino a oggi occupato dalle importazioni che sono sempre più esposte a tensioni internazionali e di mercato che mettono a rischio la sovranità alimentare del Paese”. Nella nota la Coldiretti regionale conclude affermando che “la produzione agricola e quella alimentare in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali, con i rincari che hanno un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola”.

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