Le lire italiane mantengono un enorme potere ed impatto sociale oltre che culturale nella maggior parte dei casi applicato in ambiti puramente collezionistici: molti di noi, o magari nostri parenti e conoscenti, magari non “nativi” collezionisti hanno spesso deciso, dal 2002 in poi, di non convertire attraverso il processo che ha portato l’attuazione dell’euro da circa oltre 20 anni, precisaemente dal 2002. Ma parlando di vecchie lire italiane è impossibile scindere il concetto stesso ideale di queste valute da quello puramente nostalgico, anche se fin da prima dell’arrivo dell’euro alcune emissioni, monete in particolare hanno attirato l’attenzione di moltissimi.
Si tratta ovviamente di emissioni particolarmente importanti e rilevanti dal punto di vista collezionistico ma solo alcune sono effettivamente di valore eccezionale.
Al punto che possono far diventare ricco con un singolo prezioso esemplare.
Vecchie lire italiane, ecco quelle che valgono di più – LISTA
La lira infatti è cambiata tantissime volte nel corso dei secoli: non esiste solo dal quando la nazione si è unificata, ufficialmente a partire dal 1861 ma già da prima molti stati ne facevano uso, in fogge diverse.
Restando però su monete relativamente recenti e riconoscibili, si possono trovare monete molto interessanti, che fanno parte di valute magari un tempo estremamente diffuse. Un esempio è dato dalla moneta da 1 lire Arancia, diffusa per pochi anni ma in quantità non disprezzabili, precisamente nella seconda metà degli anni 40, nelle prime fasi della Repubblica Italiana, questa è stata concepita in quantità non indifferenti. Gli esemplari più rari e ricercati sono quelli datati 1947 che sono stati valutati mediamente tra i 250 euro ed i 1500 euro se in condizioni perfette.
Praticamente contemporanee le monete da 2 lire sempre dello stesso periodo, concepite nella stessa lega di metallo conosciuta come Italma, concepita sull’alluminio, considerate le più rare del lotto repubblicano, ossia le Spiga, con il contadino di spalle che ara la terra e con la singola spiga sull’altro lato. Anche in questo caso le monete del 1947 sono le più rare e possono valere da circa 100 euro se in discreto stato fino a quasi 2000 euro per un esemplare in Fior di Conio. Rilevanti anche gli esemplari del 1946 che valgono fino a 500 euro.
Sicuramente la più famosa tra le lire repubblicane è però la 500 lire Caravelle “sbagliate” del 1957, emessa in pochissimi esemplari ed oggi ricercatissima: riconoscibile dalle bandiere a sinistra invece che a destra e dalla scritta PROVA, valgono migliaia di euro, ed all’asta un esemplare in ottimo stato può essere venduto per oltre 10 mila euro.