Kyma Ambiente recupera le barche abbandonate

TARANTO – A Taranto Kyma Ambiente recupera le barche abbandonate sul litorale sottraendole al degrado. Non è la prima delle azioni che la partecipata comunale compie in ottica del miglioramento ambientale.

Kyma Ambiente, l’intervento

“Continua il contrasto di Kyma Ambiente agli abbandoni selvaggi di rifiuti ingombranti. Questa mattina un intervento di operatori e mezzi nella Marina di Taranto, sulla scogliera della spiaggia denominata “Lido Checca”. Un cumulo di barche abbandonate da tempo, deteriorate dall’esposizione al vento e all’acqua salmastra, scambiato per discarica a cielo aperto: carcasse di televisori, materiale di risulta, cassette di legno, pneumatici, masserizie e le immancabili distese di bottiglie di plastica e vetro. Un ricettacolo di insetti e cattivi odori che è stato completamente bonificato. È stato necessario l’intervento di due “ragni meccanici” per prelevare i pesanti ingombranti che si trovavano a pochi metri dal mare e dai bagnanti. Gli operatori hanno poi provveduto manualmente alla pulizia e allo spazzamento. Dopo l’intervento effettuato sulla banchina della città vecchia di Taranto, si torna in azione nella zona della Marina e seguiranno altre operazioni di questo tipo per garantire igiene e decoro a bagnanti, turisti e ai tanti residenti che popolano le abitazioni lungo il litorale comunale.”

Nuove videotrappole

“Inoltre Kyma Ambiente nei giorni scorsi ha potenziato il controllo del territorio con l’installazione di nuove videotrappole nella Marina di Taranto. Si tratta di una zona già posta all’attenzione degli «occhi elettronici» e che ora può contare di quindici nuovi apparecchi per sorvegliare costantemente alcune zone critiche. Tra queste, gli ingressi degli stabilimenti balneari che troppe volte sono presi d’assalto da sacchi di rifiuti lasciati accanto ai contenitori. Un’azione incisiva che concretizza l’intesa tra Kyma Ambiente e i gestori dei lidi di Marina di Taranto, finalizzata al potenziamento della raccolta differenziata. Con i nuovi dispositivi di controllo, che si aggiungono a quelli già esistenti e attivi da tempo, la parte costiera della Marina di Taranto risulta «barrierata». Un’azione sinergica di repressione portata avanti con la Polizia Locale di Taranto. Questa mattina, durante l’operazione, l’intervento sul posto del presidente di Kyma Ambiente Giampiero Mancarelli: «Continua la nostra azione di legalità per eliminare questi grandi rifiuti ingombranti. Ripuliamo una parte incantata della Marina di Taranto e nei prossimi giorni ci saranno nuovi controlli e sopralluoghi per contrastare chi non rispetta le regole». Poi le nuove videotrappole: «Grazie alla collaborazione dei gestori degli stabilimenti balneari, abbiamo lavorato insieme ad un progetto che punti alla sensibilizzazione sulla raccolta differenziata e alla repressione degli abbandoni di rifiuti. Andiamo avanti con la Polizia Locale di Taranto, non permetteremo a pochi incivili di maltrattare la nostra città e le nostre meravigliose spiagge».

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