Aggiornamento Covid-19 a Massafra: lo strano caso del “Triangolo del virus”

MASSAFRA – Come ormai accade abitualmente ogni settimana, il sindaco di Massafra avvocato Fabrizio Quarto ha voluto aggiornare la comunità massafrese sulla situazione Covid-19.

Allarmanti i numeri dei contagi emersi dal resoconto di Quarto, sono ben 154 i positivi: «Oggi 19 novembre, l’aggiornamento che ci apprestiamo a fare, ancora una volta, ci da notizie preoccupanti. Siamo cresciuti, cresciamo di giorno in giorno. Siamo arrivati a 154 concittadini positivi a loro va senz’altro il nostro augurio di pronta guarigione. Oggi purtroppo anche il nostro sentimento di cordoglio alle famiglie che nei giorni scorsi sono state colpite duramente per il decesso di alcuni nostri concittadini per questo maledettissimo virus. Si sta combattendo una battaglia.»

Nel videomessaggio alla città anche un ospite illustre che lo stesso Quarto introduce: «Come più volte detto, questa battaglia si sta combattendo duramente negli ospedali. Questa stasera abbiamo la viva voce di una persona che la sta combattendo direttamente e che ringraziamo per essere venuto qui presso il comune di Massafra, a quest’ora (19:30 ndr), dopo un turno di lavoro massacrante dalla terapia intensiva. È il primario della terapia intensiva del “Moscati” dottor Michele Cacciapaglia che, preoccupato dell’evoluzione di questa malattia, ha avuto la sensibilità di contattarmi per chiedere di poter fare anche lui un appello all’auto-responsabilità e alla responsabilità. Quindi vorrei che tutti noi ascoltassimo con molta attenzione le parole di chi sta combattendo questa guerra per apprendere da lui come possiamo vincerla, sono solo quelle le armi che abbiamo.»

Intensa la testimonianza del dottor Michele Cacciapaglia, primario della terapia intensiva del “Moscati” di Taranto che parla del “Triangolo del virus“: «Sono Michele Cacciapaglia, – si presenta il primario – sono il primario della terapia intensiva del “Moscati” che è attualmente il Covid Hospital della provincia di Taranto. Dirigo anche la rianimazione al “Santissima Annunziata” dove abbiamo attualmente i pazienti no Covid dove adesso arrivano i pazienti con le autoambulanze. Purtroppo devo dire che siamo ancora sotto assedio. Sono qui per dire che in rianimazione da me ho parecchi ricoverati di un triangolo che io dico “il triangolo della morte” o meglio “del virus”. È una sorta di piccola colonia – spiega – ed è il triangolo Massafra – Palagianello – Palagiano. Ho parecchi ricoverati, in percentuale sono più i ricoverati di questa zona che di tutta la provincia di Taranto. Sono arrivato ad avere l’altro giorno dieci ricoverati che, su una popolazione di settantamila abitanti quasi quant’è la provincia di Taranto, è una elevata percentuale in questa piccola porzione di territorio. Volevo dire ai massafresi e ai cittadini di Palagiano e Palagianello dobbiamo stare veramente attenti. Dobbiamo cercare di ridurre al massimo i contatti, dobbiamo cercare di stare a casa. Non c’è bisogno che i nostri vertici governativi ci impongano il lockdown, dobbiamo imporcelo noi. Cerchiamo di stare quanto più possibile a casa, è un piccolo sacrificio che dobbiamo fare in questi giorni. Come vedete io indosso la visiera, la usiamo tutti in ospedale. Laddove è possibile – raccomanda Cacciapaglia – tenete sempre la mascherina a disposizione, indossatela sempre sopra il naso, cercate di non stare a contatto con altra gente, cercate di tenere sempre le mani disinfettate, non portatele mai agli occhi e cercate di non stropicciarli perché la congiuntiva è una via di propagazione molto importante. Cercate di stare soprattutto distanziati, di non circolare, di stare a casa. Qui il virus è particolarmente virulento, i numeri parlano chiaramente. Bisogna cercare di controbattere, sono le uniche contromisure che noi abbiamo, cerchiamo di circolare il meno possibile qualche giorno di tempo e poi, forse, trascorreremo un Natale sicuramente molto più sereno. Ringrazio il sindaco per questa opportunità e ribadisco a voi massafresi di proteggervi per poter poi successivamente trascorrere un santo Natale.»

Mariella Eloisia Orlando

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