Celebrato il 4 novembre a Massafra

MASSAFRA – La Città di Massafra, come l’Italia intera, il 4 novembre scorso ha celebrato la Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate con una ricca quanto intensa mattinata.

In piazza Garibaldi, da palazzo del Municipio è partito il corteo che si è diretto verso piazza Vittorio Emanuele per rendere omaggio al monumento ai caduti con la deposizione della corona d’alloro. Ha fatto seguito la celebrazione eucaristica in memoria dei caduti presieduta da don Michele Marco Quaranta, parroco di San Leopoldo.

Celebrare solennemente la ricorrenza del 4 novembre ha significato fare un salto indietro nel tempo, tuffarsi nella storia, riflettere sul valore dell’amor di patria che sottende appartenenza, fratellanza uguaglianza e giustizia.

All’articolata cerimonia hanno preso parte una rappresentanza delle Forze Armate con in testa il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Massafra Nicola Saverio Leone; i militari del 16° Stormo dell’Aeronautica Militare; l’Associazione Nazionale Carabinieri; la Sezione massafrese Combattenti e Reduci; la sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Bersaglieri; la sezione cittadina Invalidi e Mutilati di Guerra; l’A.N.P.I.; l’ANMIL; il gruppo M.A.S.C.I.; i volontari della Croce Rossa Italiana; una rappresentanza del Consorzio Guardie Giurate; autorità civili, alunni degli Istituti “Mondelli” e “De Ruggeri”, degli Istituti Comprensivi “De Amicis – Manzoni”, “Pascoli – Andria” e “S.G. Bosco”, accompagnati da dirigenti, docenti e genitori.

«Con la vostra e nostra presenza – ha esordito il primo cittadino massafrese Fabrizio Quarto il suo intervento –, pur nella diversità di “fasce”, uniformi, divise e colori, viviamo la storia, ma al contempo creiamo punti di riferimento per il domani.»

Dal sindaco è giunto l’invito ai giovani presenti a leggere la Carta costituzionale: «La Costituzione è il “navigatore” per eccellenza della nostra vita. Tutti i 139 articoli in essa contenuti – ha rimarcato Quarto – rappresentano i mattoni con i quali costruire ponti e non muri.» A proposito di muri nell’intervento del primo cittadino un passaggio sul muro di Berlino: « Quest’anno ricordiamo il 30° anniversario della caduta del “Muro di Berlino”, per ben 28 anni tragico simbolo di vergogna. Il muro di Berlino non tagliava in due un luogo, ma l’umanità. In queste pagine di storia dobbiamo cogliere la direzione e le scelte più giuste per il nostro futuro.»

Quarto ha voluto riflettere sul significato della ricorrenza del 4 Novembre: «Ad oltre 100 anni di distanza dal 4 Novembre 1918, ricorrenza della vittoriosa conclusione della Prima Guerra Mondiale, il mondo è profondamente mutato, ma nonostante ciò tutti noi, oggi come allora, possiamo fare affidamento sui militari della nostra Repubblica e sul patrimonio inestimabile di valori di cui essi sono portatori e custodi. Per queste ragioni un doveroso e immenso grazie va rivolto all’Esercito Italiano, alla Marina e all’Aeronautica Militare, all’Arma dei Carabinieri, alla Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Locale, alla Croce Rossa Italiana e alle Associazioni Combattentistiche e di Volontariato, per essere sempre pronte al nostro fianco, mantenendo una solida pace sociale, integrità territoriale e interessi collettivi. Noi – ha chiosato il sindaco – abbiamo la fortuna e la libertà di poter dire: mai più muri, anche quelli fatti di odio, di intolleranza, di emarginazione, di bullismo, di incomprensione, di sopraffazione.»

Significative le parole di don Michele Marco Quaranta, intensa la sua omelia nel corso della quale ha voluto ricordare la storia del “Milite Ignoto” con l’intento di riflettere su cosa rappresenti per tutti gli italiani.

4 Novembre è dunque per l’Italia intera una data che da occasione di riflettere e ricordare oltre che per lasciare con la fiamma accesa e viva il testimone della storia alle nuove generazioni.

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