Il terroir del Primitivo di Manduria conquista la stampa internazionale

MANDURIA – Si è concluso l’incoming con la stampa internazionali proveniente da varie parti del mondo, fra cui il Giappone. Sono stati tre giorni intensi in cui è stato possibile apprezzare le bellezze del territorio e degustare le fragranze del Primitivo.

La giornalista giapponese Makiko Morita della testata Daily Wines & Spirits ha trascorso tre giorni indimenticabili in compagnia di altri nove giornalisti internazionali, nel territorio del Primitivo di Manduria.

Un percorso tra terra e mare per apprezzare i luoghi di produzione del Primitivo

I giornalisti hanno visitato la zona della doc e degustato oltre 40 etichette. Hanno assaggiato i prodotti tipici e goduto dei tramonti mozzafiato di Torre Colimena. Hanno infine visitato il Museo del Primitivo.

Marco Sabellico, curatore della guida Vini d’Italia ha dichiarato di avere avvertito la piacevole sensazione che le piccole aziende stanno crescendo molto. Ha sottolineato come, nonostante i vigneti ad Alberobello abbiano anche 80 anni, il “vino è piacevole e coinvolgente, ma soprattutto attuale”.

Tutto questo è reso possibile grazie ai produttori che hanno fatto si che il prodotto doc pugliese divenisse un’eccellenza internazionale pluripremiata. Alla tradizione hanno unito l’innovazione.

Il Presidente del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria afferma che non è facile fare comprendere a coloro che non si trovano nel territorio di produzione, le caratteristiche di un terroir.

L’iniziativa di questo presstour ha avuto proprio questo obiettivo. Coinvolgere i giornalisti internazionali, a degustare le fragranze del Primitivo di Manduria, direttamente nel luogo di produzione.

Ammirando un tramonto, sentendo i profumi e provando le sensazioni in questi luoghi, forse è più facile comprendere la storia che racconta questo vino. Forse in questo modo è più facile poter descrivere le sensazioni provate e farle comprendere ad una clientela internazionale.

La giornalista giapponese Makiko Morita si è già pronunciata e ha dichiarato che “Un vino così marcatamente di terroir come il primitivo di Manduria è difficile trovarlo. Appena rientrerò in Giappone degusterò subito un suo calice e chiudendo gli occhi ripercorrerò tutto quello che abbiamo ammirato e incontrato: il sole, il mare, la terra rossa e calcarea, le distese di alberelli, la gente. E’ stata un’esperienza fantastica”.

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