App immuni, la Puglia si classifica come prima regione pronta a sperimentare

App immuni. La proposta è partita dal dipartimento di prevenzione nella lotta all’epidemia da coronavirus. E’ stato il professor Lopalco a spiegare che soltanto attraverso le applicazioni e internet si potrà gestire la situazione senza essere troppo aggressivi nei confronti del popolo. Non si può chiedere alla popolazione di comunicare gli spostamenti, quindi si cercherà di gestire la situazione in modo diverso senza risalire ad ulteriori informazioni sensibili o private della privacy. L’applicazione quindi non avrà la possibilità di tenere sotto controllo la localizzazione geografica.

App immuni, uso volontario, non obbligatorio

App immuni, basterà scaricarla sul proprio smartphone per dare un ulteriore aiuto allo Stato che ha bisogno della collaborazione della popolazione per cercare di tutelarla e tutelare la salute comune.Quindi coloro che vorranno scaricarla potranno farlo liberamente obblighi esclusi.

Gli utenti attraverso il bluetooth potranno rintracciare altri dispositivi. La preoccupazione di tutti era proprio questa. Rinunciare alla privacy. Gli unici a non avere dubbi e problemi in merito sono stati i pugliesi. In Puglia chiunque si è sin da subito dimostrato ben disposto e collaborativo. A cosa servirà? A capire se si è entrati in contatto con persone che hanno contratto il virus.

Ecco cosa succederà e come ci si dovrà comportare

In questo modo ci si riuscirà a tutelare anche da sè e a rivolgersi agli organi competenti qualora dovessero esserci problemi. Il contributo quindi è fondamentale da parte di coloro che sono risultati positivi alle analisi. Se si dovesse risultare positivi al tampone, il risultato dovrà essere comunicato al medico e una volta scaricata l’applicazione si dovrà segnalare la propria positività.

A questo punto partirà in automatico un messaggio che arriverà alle persone con le quali si è avuto contatto nei giorni precedenti, anche se soltanto da lontano non necessariamente in forma ravvicinata. Coloro che riceveranno il messaggio dovranno poi rivolgersi al sistema sanitario in modo tale da poter valutare tutto bene a fondo ed escludere qualunque rischio.

L’app è scaricabile dal sito ufficiale www.immuni.italia.it

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