TARANTO – Ecco 8 donne tarantine di straordinaria bellezza che sono state simbolo di arte e di cultura.
Lisea
Virtuosa e bellissima, Lisea fu una vergine consacrata alla dea Minerva Poliade che nel 209 a.C., quando Quinto Fabio Massimo espugnò Taranto, fu portata a Roma come schiava insieme a trentamila cittadini.
Taranto: Plottide
Plottide fu di lane ed era talmente bella da far perdere la testa a Leonida da Taranto. Fu immortalata dal poeta in alcuni dei suoi versi.
Marangella
Secondo una leggenda massafrese, la bellissima figlia Marangella del mago Greguro, mentre vagava di notte alla ricerca delle piante medicinali, incontrò uno zelante catalano che l’accusò di stregoneria. La giovane venne condannata al rogo, ma poi fu salvata dal capo della comunità.
Grazia
Tagliatrice in un noto magazzino di moda parigino, Grazia Carnevale gestì una sartoria che venne inaugurata il 9 gennaio del 1900, in via D’Aquino, nel palazzo d’Ayala.
Caterina
Caterina, figlia di Renzo de Falconi, venne decapitata a soli diciotto anni e gettata dalla torre rotonda del castello di Pulsano. La tragedia avvenne con il consenso del marito, Umberto, che con la sua complicità ricevette una piccola proprietà nelle terre di Ugento.
Persefone
Figlia di Zeus e Demetra, Persefone venne rapita alla madre da Hades che deteneva il dominio sull’Erebo. Demetra per vendetta rese infruttuosa la terra. Zeus, per salvare il genere umano concesse a Persefone di vivere due terzi dell’anno con la madre sulla terra e un terzo presso il marito nell’Erebo.
Anna Fougez
Nata l’8 luglio del 1894 a Taranto, Maria Annita Pappacena, il cui nome d’arte fu Anna Fougez, fu una vedette internazionale del cafè chantant. Elegante e bellissima, di lei si ricordano i lunghi bocchini, un profumo e un memoriale.
Maria D’Enghien
Contessa di Lecce e principessa di Taranto, Maria D’Enghien camminava scortata dai famosi cavalieri leccesi e di lei si dice che circolava colma di gioielli e seguita da duecento cavalieri.