Alcune espressioni del dialetto tarantino

TARANTO – Il dialetto tarantino è ricco di vocali elise ed espressioni molto particolari e curiose. Ecco alcuni detti tarantini che sono pressoché incomprensibili.

“T’agghie sgamat”

Questa espressione del dialetto tarantino nasconde un duplice significato: infatti, “t’agghie sgamat” può essere usata in base al contesto e assumere quindi due significati. In alcune situazioni può voler dire “ti ho colto in flagrante”, mentre in altre indica un esemplare tarantino che è intento ad ammirare qualcuno del sesso opposto. Sia che sia usato per l’uomo o per la donna rafforza il concetto della situazione.

“Vi sc fsc picc u sgarzill”

In senso figurato questa espressione significa “vedi di comportarti correttamente.”, mentre letteralmente vuol dire “vedi se fai poco lo sgarzillo”. L’espressione è un classico del dizionario dialettale tarantino che è praticamente radicata sia nei giovani che negli anziani che usano questo modo di dire quando invitano un’altra persona ad avere un atteggiamento corretto ed educato.

“Ce ste cumbin?”

Espressione anche questa molto usata e che molti dicono spesso. La frase viene pronunciata per chiedere all’altra persona come va, che cosa sta facendo in quel momento nella vita. Un modo per attaccare discorso, per dire all’altro, come va?

“A uecchie”

Tra le espressioni del dialetto tarantino “A occhio”, è una di quelle che praticamente non esistono nella lingua italiana e sono perfino incomprensibili per quelli del nord. La frase indica con esattezza un modo di fare le cose con distrazione, senza troppa cura, prestando poca attenzione. Indica soprattutto un modo di fare facile, una persona che fa le cose senza riflettere troppo sulle conseguenze, e che le fa con impulsività, appunto senza riflettere.

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