Chi era l’Atleta di Taranto

La storia dell’Atleta di Taranto è la storia di un eroe millenario che parla di gloria, coraggio, sacrificio. La sepoltura di questo personaggio è stata ritrovata oltre 50 anni fa, precisamente il 18 dicembre 1959 in via Genova durante dei lavori edilizi. All’interno del feretro si trovava lo scheletro ben conservato di un uomo morto tra il 500 e il 480 avanti Cristo, che nella mano sinistra teneva un alàbastron, ovvero un vasetto portaunguenti usato dagli atleti. In cima alla tomba erano poste tre anfore e frammenti di una quarta.

Aspetto fisico dell’Atleta di Taranto

Lo scheletro dell’Atleta di Taranto è giunto ai nostri giorni in perfetto stato di conservazione. Proprio per questo è stato possibile fare una ricostruzione del suo aspetto fisico: era un uomo più alto della media dell’epoca, dalla corporatura forte e massiccia, con spalle larghe spalle, muscoli dorsali potenti e braccia e gambe forti. L’antropologo specialista in ritrovamenti antichi Gaspare Baggieri ha dedotto dalle analisi che era una persona molto attenta alla forma fisica e che praticava un regime di allenamento molto rigoroso. L’uomo pare si nutrisse di verdure e cereali e aveva una dentatura perfetta, segno che era in ottima salute. L’analisi accurata delle anfore ha rivelato che l’atleta doveva aver partecipato alle durissime prove del Pentathlon, che comprendeva 5 discipline distinte: salto in lungo, lancio del disco, lancio del giavellotto, lotta, corsa.

Dove si trova la tomba dell’Atleta di Taranto

La tomba dell’Atleta di Taranto oggi si trova in una sala del Museo Nazionale Archeologico di Taranto, noto in tutto il mondo per gli spettacolari oggetti di oreficeria (orecchini, collane, anelli, diademi, corone) che sono state trovate nelle sue necropoli. Con questo personaggio aggiunge un altro pezzo prezioso alla sua collezione di reperti antichi e quindi è un vanto per tutta la città di Taranto.

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