Cos’è il Premio Taranto e perché bisogna conoscerlo

TARANTO – Il Premio Taranto, definito la “Biennale del Sud”, è stato una manifestazione culturale di grande importanza. Ideato da Antonio Rizzo, un fisico laureatosi con Enrico Fermi, che ha attraversato la prigionia di guerra, tra il 1947 e il 1950, ebbe un successo strepitoso a livello nazionale.

Figlio del fondatore de ‘La Voce del Popolo’, Rizzo decise di tornare a Taranto per curare gli affari della famiglia: a testimoniare tutto ciò esiste un breve filmato dell’istituto LUCE in cui si può ammirare una Taranto in bianco e nero ma ancora spensierata e vivace.

Grande successo per il Premio Taranto

Con la manifestazione Premio Taranto Rizzo proiettò la città nell’alveo dei luoghi dove la Cultura era fondamentale. La storia narra che nel 1950 furono ben 80mila le persone ruotarono intorno al Premio, e che addirittura venne creata una sezione pittorica che portò sulle rive ioniche artisti notevoli ed esplosivi, tra cui anche il metafisico De Chirico o Felice Casorati. Poi però il clamore ebbe fine, poiché il Premio venne osteggiato dagli artisti e dagli intellettuali locali.

Quattro stagioni indimenticabili per il Premio Taranto

Nel 1950 il primo posto letterario del Premio Taranto andò a Carlo Emilio Gadda e ricevette la menzione d’onore Pier Paolo Pasolini, per il racconto Terracina. Nella “divisione artistica” del Premio ci fu confronto feroce tra Gino Meloni e Renato Birolli. Purtroppo nel 1951 tutto finì per motivi che nessuno è in grado di spiegare.

Si dice che Rizzo e i suoi seguaci fossero stati danneggiati dagli intellettuali locali che non li vedevano di buon occhio. Dunque, il premio aveva attraversato solo quattro stagioni, ma che furono indimenticabili e che devono essere ricordate per quell’aria di cultura che hanno diffuso in tutta la città di Taranto.

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