I riti della Settimana Santa di Taranto

I riti della Settimana Santa di Taranto vanno dal Giovedì Santo e si protraggono con una serie di appuntamenti intensi ed emozionanti che attirano cittadini e turisti. I riti tarantini affondano le radici in tempi molto lontani e pare risalgono addirittura all’epoca della dominazione spagnola nell’Italia meridionale. A creare i riti tarantini fu Don Diego Calò, che verso la fine del seicento fece costruire le statue del Gesù Morto e dell’Addolorata.

Quando iniziano i riti della Settimana Santa di Taranto

I riti della Settimana Santa di Taranto iniziano il pomeriggio del Giovedì Santo, quando i Perdoni escono dalla Chiesa del Carmine per andare in pellegrinaggio verso le chiese del Borgo Antico e del Borgo Nuovo.
I Perdoni, che sono una delle principali figure dei riti tarantini, sono poste o coppie di Confratelli della Chiesa del Carmine, che camminano lentamente per la città dondolando, indossano un camice e cappuccio bianco, sono scalzi e hanno in testa una corona di spine. Il nome “Perdoni” pare si riferisce ai pellegrini che andavano a Roma per chiedere il perdono dei propri peccati.  Inoltre, i Perdoni portano una mazza alta circa due metri come simbolo dell’antico bastone dei pellegrini.

La processione con la statua dell’Addolorata

La Processione dell’Addolorata dura tutta la notte e si conclude il pomeriggio del Venerdì Santo quando giunge alla Chiesa del Carmine. Particolare è la statua della Madonna dell’Addolorata: tra le due statue dell’Addolorata vi sono delle differenze e la più evidente è quella che nelle mani tengono un cuore trafitto e un fazzoletto, ma quella del Giovedì Santo ha il cuore nella mano sinistra ed il fazzoletto nella destra, mentre quella del Venerdi Santo ha i simboli invertiti. La mattina del Sabato Santo la processione rientra nella Chiesa del Carmine. I riti della Settimana Santa di Taranto coinvolgono tutti con grande devozione e ardore.

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