IL Mito Di Falanto Borgo Antico

TARANTO – Realizzato nel 2005 dall’artista Silvana Galeone, il pannello in ceramica di 140 m² affisso sul lungomare del Borgo Antico raffigura Il mito di Falanto. La leggenda narra la storia della colonizzazione greca e della successiva nascita di Taranto. Il progetto è stato commissionato dal Centro Culturale Filonide e si ispira al mito dell’eroe spartano Falanto ed al responso dell’Oracolo di Delfi che gli ha dato quando lo ha interpellato.

Mito di Falanto narra l’origine di Taranto

In quella occasione pare infatti che l’oracolo avesse sentenziato: «Quando vedrai piovere dal ciel sereno, conquisterai territorio e città.». Vedendo il lacrime la moglie Ethra, il cui nome in greco vuol dire “cielo sereno”, Falanto pensò che l’oracolo si fosse avverato e così si affrettò a costruire la città che chiamò Saturo, località sita a pochi chilometri dalla città e ancora esistente. Secondo l’autore Strabone Falanto guidò la grande rivolta dei Parteni, che erano un gruppo di guerrieri nati dall’unione delle donne spartane con i perieci, considerati dai cittadini persone di livello più basso.

Mito di Falanto opera monumentale

Ad autorizzare l’unione furono gli stessi spartani per evitare che in caso di loro morte le donne restassero senza figli, visto che gli spartano dovevano andare in guerra. I parteni però, visto che erano considerati persone di basso livello, si ribellarono sotto la guida di Falanto ma la rivolta non ebbe successo. I parteni non vennero condannati a morte, ma dovettero fuggire da Sparta e a cercare delle nuove terre. A questo punto Falanto decise di consultare l’oracolo, e fu proprio dal responso che prese lo spunto per costruire Taranto, ma purtroppo anche lui poi fu costretto a fuggire e andò a Brindisi, dove venne sepolto alla morte. Il pannello del mito di Falanto è sormontato da statue di due delfini che simboleggiano lo stemma della città ed è circondato da una cornice formata da tantissime formelle di ceramica.

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