La cripta del Redentore di Taranto

TARANTO – La cripta del Redentore, che simboleggia la sede più antica del culto cristiano di Taranto, è un bene prezioso della comunità tarantina. La cripta si trova nel Borgo Nuovo, in via Terni ed è un ipogeo destinato in epoca classica a scopi funerari, trasformato nel Medio Evo in un luogo di culto cristiano. Si entra in questa chiesetta piccola e antica attraverso dodici gradini in pietra, parti di un pozzo: la chiesa, interamente scavata nel tufo, è decorata con icone duecentesche in cui vi sono un Cristo Pantocratore, tra la Vergine e San Giovanni Battista, e cinque figure di santi, tra cui anche San Paolo, Sant’Euplo e Santo Stefano.

Leggende sulla cripta del Redentore

 La cripta del Redentore è collegata a un pozzo in cui, narra la leggenda, pare sia passato l’apostolo Pietro e che qui abbia battezzato i primi cristiani della città. La leggenda narra anche che nella grotta di tufo in cui si trova il pozzo di acqua sorgiva, mentre l’apostolo era in cerca di un luogo dove dissetarsi, si avvicinò alla fonte vicino alla quale sorgeva una grande statua raffigurante una divinità pagana. Non appena l’apostolo si fece il segno della croce la statua si frantumò.

Affreschi meravigliosi nella cripta del Redentore

In passato la Cripta del Redentore è stata per un periodo oggetto di degrado, ma poi è stata restaurata e riportata allo splendore nel 2012. L’importanza di questa cripta è innegabile e il fatto che sia stata restituita alla collettività è stato un grande piacere, anche perché tutti possono visitarla e ammirarne la bellezza. Infatti, anche se si tratta di una piccola camera sotterranea larga 8 metri a cui si accede passando attraverso un antico pozzo, nel XII secolo qualche pittore anonimo ne dipinse le pareti con affreschi che, sono giunti a noi in tutto il loro splendore.

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