La lunga Notte di Taranto dell’11 Novembre 1940

TARANTO La lunga Notte di Taranto dell’11 Novembre 1940 è un evento raccontato nella storia avvenuto nella seconda guerra mondiale. Quella notte, infatti, un attacco aereo venne messo in atto contro il porto di Taranto e causò gravi danni alla flotta navale della Regia Marina italiana che era dislocata nel porto. L’attacco è stato portato in atto dagli aerei imbarcati della Royal Navy britannica. In quell’attacco morirono 58 marinai italiani, circa 600 rimasero feriti e furono danneggiate gravemente sei navi da guerra.

La lunga Notte di Taranto evento disastroso

Come molte altre baci navali italiane all’epoca anche quella di Taranto era bene attrezzata per mettere al riparo le unità danneggiate, ma non era invece adeguatamente preparata per proteggere quelle stesse navi da un bombardamento aereo o dal lancio dei siluri. Anche se erano presenti ampi bacini di carenaggio e un arsenale con tutti i pezzi di ricambio per i macchinari e le armi, in realtà le contraerei erano poche e poco potenti e la protezione notturna era poca, anche perché il radar era assente. Per rilevare l’intercettazione degli aerei nemici in avvicinamento venivano usati strumenti antiquati.

La lunga Notte di Taranto ricordo indimenticabile

La Royal Navy aveva studiato un piano di attacco aereo notturno nella base navale di Taranto già anni prima, ma venne messo in atto proprio in quella che viene detta appunto la lunga notte di Taranto. L’aeronautica militare del Regno Unito, per ottenere informazioni e rilevamenti sul porto di Taranti, trasferì a Malta una squadra di ricognitori, che proprio in quei giorni intercettarono le navi italiane che si muovevano tra Grecia e Albania. L’attacco avvenne in due fasi, con 12 aerei ogni volta. Prima furono colpite le navi principali nel “mar Piccolo”, attorno alle 23, mentre un’ora dopo furono silurate le navi principali nel “mar Grande”. Il ricordo di quell’attacco è sempre vivo nei tarantini.

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