Borgo di Taranto e le sue evoluzioni

TARANTO –  Il borgo di Taranto, nonostante il passare del tempo, affascina ancora oggi e rappresenta il fulcro di questa città in cui si nota con evidenza come tenga lo sguardo tra passato, presente e futuro. Tuttavia, spesso a molti assale quella nostalgia del passato che rendeva ancora più unico questo borgo, quando mancavano i negozi lussuosi, le strade erano strette e comunque vi era ugualmente quel fermento sociale e culturale che oggi appare smarrito.

Nostalgia del borgo di Taranto com’era una volta

Sono tante le cose che facevano del borgo di Taranto un luogo di aggregazione: la domenica, ad esempio, assumeva un aspetto mondano e solo chi ha vissuto il decennio che va dal 1930 al 1940 lo può capire. Si trattava di un aspetto mondano per l’eleganza e il fascino delle donne che passeggiavano e andavano da piazza Giordano Bruno a via Margherita e viceversa. L’abbigliamento curato faceva delle donne delle bellezze rare e quando c’era la festa si cercava di incontrare lo sguardo di qualcuno che sarebbe potuto diventare il compagno della vita.

Tempi del borgo di Taranto che non tornano più

Per la festa del paese le famiglie della buona borghesia si recavano a messa delle dodici nella chiesa del Carmine, a quell’ora gremita fino al sagrato. Quando la gente usciva la via in poco tempo si riempiva di una folla multicolore. Un inconveniente potevano essere i binari del tram che costeggiavano il marciapiede di destra, ma il rumore del suo arrivo la gente lo avvertiva da lontano e aveva tutto il tempo di spostarsi. Alcuni locali, come il “Caffè Greco”, oggi non ci sono più: questo caffè per molti anni fu il punto di ritrovo più importante della città.

POTREBBE INTERESSARTI
Cambia impostazioni privacy