Ricetta pettole di Santa Cecilia

La tradizione pugliese vuole che nel giorno di Santa Cecilia, il 22 novembre, si debbano preparate le pettole di Santa Cecilia – varianti di nomi: pittule, pettola, pettole salate, pettole tarantine, frittelle pugliesi, pettole baresi, pettole pugliesi, pettole fritte, pittule pugliesi, pizze fritte pugliesi -, dei prelibati bocconcini di pasta lievitata dolce, fritte e ricche di profumo.

Oggi le riproponiamo per consentire a tutti di realizzarle per la gioia di grandi e piccini. Mettersi in cucina tutti insieme diventa molto divertente e questa è una delle tante occasioni in cui farlo.

Le pettole di Santa Cecilia si possono realizzare per molte occasioni come il Natale, ma anche per la festa di San Martino come accade in molte località, come Lecce e per la festa dell’Immacolata Concezione a Brindisi.

La città di Taranto le destina, invece proprio per Santa Cecilia, la vergine martire protettrice della musica, degli strumenti musicali e dei cantanti.

Per l’Italia, paese del bel canto, questa Santa è molto importante e quindi onorarla anche con un piatto a lei dedicato è molto bello.

Le pettole di Santa Cecilia sono molto facili da realizzare e non costa nemmeno tanto, poiché occorre utilizzare ingredienti semplici che tutti abbiamo a portata di mano in cucina.

Si possono realizzare sia dolci che in versione salata. le ricette delle pettole sono molteplici. Noi le prepareremo nella versione originale: dolce, e questa sera tutti le potranno gustare.

  • Dosi per: 6 persone
  • Difficoltà: molto facile
  • Calorie 598 per porzione
  • Preparazione: 30 minuti
  • Costo: molto basso

Ingredienti ricetta pettole di Santa Cecilia

  • 500 gr di farina
  • 12 g di lievito
  • 375 gr di acqua tiepida
  • mezzo cucchiaio di sale grosso
  • zucchero e miele q.b.
  • olio si semi per friggere q.b.

Procedimento ricetta pettole di Santa Cecilia

  1. Setacciamo la farina in una scodella e al centro aggiungiamo il lievito di birra e un po’ d’acqua tiepida per poterlo sciogliere. Aiutiamoci con la punta delle dita.
  2. Impastiamo la farina aggiungendo un po’ per volta l’acqua tiepida nella quale abbiamo fatto sciogliere il sale grosso e formiamo un impasto liscio ed elastico.
  3. Per facilitare la lievitazione che deve raddoppiare l’impasto, dividiamolo in due parti e formiamo dei panetti, quindi avvolgiamoli in un canovaccio pulito e lasciamolo lievitare minimo 2 ore.
  4. Trascorso il tempo utile, prepariamo una pentola con olio per friggere e lasciamolo scaldare. Prendiamo l’impasto che deve risultare sofficissimo e con un cucchiaio preleviamo un po’ d’impasto e lasciamolo scivolare nell’olio.
  5. Continuiamo così disponendo le pettole dorate su della carta assorbente. Ultimata tutta la frittura delle pettole, passiamole su un piatto e cospargiamole di zucchero a velo. Possiamo anche insaporirle con il miele, passandole direttamente bollenti in una ciotola e man mano disporle sul piatto da portata.

Conservazione

Le pettole di Santa Cecilia vanno mangiate calde. Perché mantengano la stessa bontà, le possiamo conservare in un sacchetto di carta.

Consiglio

Gli amanti dei lievitati possono ricorrere all’utilizzo del lievito madre. In questo caso la lievitazione sarà di 4 ore, ma il risultato sarà eccezionale.

L’impasto si può preparare anche in anticipo e conservare in frigo coperto da una pellicola trasparente, fino a un giorno, per poi essere utilizzato all’ultimo minuto.

Video Pettole

Ecco il video di come fare le pettole di Nonna Maria

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