Amazzonia in fiamme. Il Brasile rifiuta i 20 mln del G7

AMAZZONIA – Le fiamme che stanno devastando l’Amazzonia non sono un problema solo per il Brasile, ma per l’intero Pianeta. Gli incendi aumentano le emissioni di gas serra, favorendo l’innalzamento della temperatura globale.

La situazione è divenuta gravissima perché mette in serio rischio sia la fauna selvatica che la vita di migliaia di persone.

Il G7 ha offerto al Brasile 20 milioni di dollari di aiuti. Il Brasile ha comunicato che rifiuterà questa somma. L’annuncio è stato dato dal ministro brasiliano Onyx Lorenzoni al sito news della Globo.

Ha, inoltre, attaccato il presidente francese Macron, ricordando l’evento grave dell’incendio della Chiesa, patrimonio dell’umanità, che non è stato in grado di evitare. Ha aggiunto che è meglio che pensi ai problemi del suo paese.

In Amazzonia, dall’inizio dell’anno, il numero di incendi in Amazzonia è aumentato del 145%.

Rispetto allo scorso anno e nello stesso periodo gli incendi sono in aumento. Più del 50% dei focolai ha colpito aree che nel 2017 erano coperte da foreste.  Dopo la devastazione, sono state deforestate e destinate a pascoli o aree agricole. Lo dichiara in una nota Greenpeace.

Il problema interessa tutto il mondo, poiché le emissioni di gas serra innalzano la temperatura dell’intero globo terrestre. Gli eventi meteorologici estremi ne sono una conseguenza che va a danneggiare sia la vita degli animali che degli esseri umani.

In occasione dell’evento dell’Amazzonia in fiamme, una squadra brasiliana dell’associazione ha sorvolato Rondônia e Pará, per documentare gli incendi.

E’ stato evidenziato che in questi stati, la presenza di un’agricoltura industriale nella foresta. L’uomo è intervenuto a stravolgere la natura per dare spazio ad attività agricole per la produzione di mangimi e di allevamento del bestiame.

In una sola settimana di agosto, dal 16 al 22, si sono registrati 6.295 focolai e il 19% di questi si sono verificati in aree naturali protette.

Greenpeace Brasile sottolinea che, intervenire al più presto per porre fine alla deforestazione dell’Amazzonia, deve essere l’obiettivo comune dell’intero globo e in particolare di chi è alla guida del Paese.

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