Bielorussia, rapita l’oppositrice Maria Kolesnikova

L’oppositrice Maria Kolesnikova che è simbolo contro il sistema politico locale e capo della campagna elettorale del candidato Victor Barbariko non ammesso alla competizione in Bielorussia, è stata rapita. L’alleata di Svetlana Tikhanovskaya, secondo alcuni testimoni, sarebbe stata caricata su un minibus, che aveva come scritta di riconoscimento “comunicazione”, da alcune persone mascherate e non identificabili. La donna sarebbe stata portata in località sconosciuta. La testimone oculare ha raccontato tutto presso il portale Tut. By. L’episodio è avvenuto nei pressi del Museo D’arte Nazionale.

Il rapimento in Bielorussia

La situazione politica in Bielorussia è molto preoccupante. Infatti, i cittadini si trovano a dover affrontare un sistema di potere che non ammette repliche ed opposizioni. I giornalisti hanno fatto sapere che Kolesnikova non è disponibile al telefono e non riescono a trovarla. La donna si trovava al centro città ma hanno perso le sue tracce da un po’. Ieri intanto ,si parlava di circa 100 arresti ed era stato lo stesso dicastero a confermarli. In tutto il Paese, 31 mila persone hanno manifestato contro la vittoria elettorale di Lukashenko dello scorso 9 agosto perché sostengono ci siano stati brogli elettorali.

La violazione dei diritti umani

L’ong Viasna che si occupa della difesa dei diritti umani ha pubblicato un elenco di almeno 194 persone che in Bielorussia sono state fermate per aver manifestato contro il sistema di potere. Ci sono stati fermi in tantissime città: si pensa che vi erano almeno 100 mila manifestanti solo a Minsk. Inoltre, si teme il peggio e la situazione sta precipitando. Nei prossimi giorni dovrebbe essere chiarito effettivamente se vi è stato il rapimento di Maria Kolesnikova e si cerca di contenere la situazione che sta diventando davvero invivibile per i cittadini del posto.

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