Brexit: la transizione dopo l’accordo dovrà avvenire entro la fine del 2020

Una clausola inserita dal governo di Boris Johnson all’interno della legge che ratifica il “divorzio” dall’Unione Europea prevede che la transizione successiva alla Brexit non possa essere prolungata oltre la fine del 2020. La ratifica sarà sottoposta al voto del parlamento inglese, dove al momento, il partito vincitore presenta un’ampia maggioranza. 

In teoria, l’Unione Europea ha concesso la possibilità d’estendere il periodo di transazione per altri due anni in caso di intesa fra le parti. Ma nel caso in cui la legge di ratifica venga approvata in modo definitivo, Londra rinuncerà immediatamente ad ogni qualsiasi tipologia di proroga. 

Dopo questa notizia il valore della sterlina è sceso in borsa, infatti, la scelta del governo potrebbe incrinare i rapporti e le future relazioni principalmente nel campo del libero scambio, con il rischio di arrivare a una separazione dall’UE senza un accordo. 

Secondo gli esperti la clausola è stata bollata sconsiderata e irresponsabile, un gioco d’azzardo con l’economia del Regno Unito. Nonostante ciò, il ministro del governo Johnson, Micheal Gove, ha replicato che non ci sarà il rischio di un mancato accordo in quanto sia l’Unione Europea sia la Gran Bretagna si stanno impegnando ad assicurare un “deal” anche per quanto riguarda le future relazioni da sottoscrivere entro il 2020. 

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