Sino a questa mattina sono risultate 230 le persone positive al Coronavirus, sui 3 mila tamponi, circa, effettuati questi sono i casi risultati positivi almeno al momento. Gli ultimi dati comunque rivelano il focolaio dell’epidemia in provincia di Lodi, dove circa 10 comuni sono completamente isolati e i cittadini non possono né entrare né uscire.
Le Regioni che attualmente hanno predisposto la chiusura di scuole, uffici, cinema, e luoghi pubblici affollati sono: Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. Regioni in cui si sono rilevati dei casi confermati. In Veneto sarebbero circa 19 i casi positivi, e per questo motivo il Governatore Zaia ha fermato anche il Carnevale di Venezia.
L’ordinanza messa in atto prevede la sanificazione degli autobus e la disinfezione dei treni, inoltre tutti i cittadini dovranno seguire le raccomandazioni comportamentali previste e non aver alcun rapporto ravvicinato con le altre persone.
Proprio per evitare agglomerati di persone sono stati sospesi anche manifestazioni teatrali, partite di Calcio, eventi sportivi, feste locali e chiusi i centro commerciali. Inoltre, in molte zone non si potrà andare nemmeno al lavoro.
Le vittime in totale per il Coronavirus sono 6. Il primo un anziano di 78 anni nella provincia di Padova che ha perso la vita, colpito comunque anche da patologie gravi pregresse. Lo stesso vale per la donna di 75 anni che ha perso la vita in Lombardia. Una donna di CasalPusterlengo. Infine, la terza vittima è una donna di 68 anni gravata da un tumore. di Cremona e ricoverata nell’ospedale di Crema.
La quarta vittima è un uomo di 84 anni di Villa di Serio morto a Bergamo all’ospedale Papa Giovanni che era stato trasferito dall’ospedale di Alzano. La quinta vittima è un uomo di 88 anni di Caselle Landi con già un quadro clinico compromesso. Infine, la sesta vittima è una donna residente a Crema morta agli Ospedali Civili di Brescia, anche lei come la terza vittima era malata di tumore.
Attivati nuovi numeri verdi per le zone rosse: 800-894545 in Lombardia, 800-462340 in Veneto
La paura nelle zone colpite ha portato all’assalto dei negozi alimentari e delle farmacie.
Amuchina e candeggina sono due prodotti diventati introvabili, finiti in ogni supermercato e farmacia, lo stesso vale per le mascherine. Anche i supermercati della grande distribuzione sono stati assaltati da persone che hanno fatto le scorte di ogni genere alimentare.