Crisi di Governo, Conte: vado al Quirinale e mi dimetto

ROMA – Il premier Conte durante il suo discorso afferma che “La scelta di Salvini è grave e comporta delle gravi conseguenze” e continua affermando che “c’è stata una scarsa responsabilità dal punto di vista istituzionale, la crisi di Governo è una scelta di Salvini”. Durante il suo intervento al Senato, il premier Conte ha voluto stigmatizzare la decisione del leader della lega di porre fine a questo governo per tornare nuovamente alle urne. Il comportamento di Salvini – secondo il premier Conte – ha dimostrato come il leader della lega privilegi gli interessi di partito e che sia un’opportunista politico e contraddittorio nel suo comportamento. Il partito della Lega, inoltre, perseguendo nel suo comportamento opportunista presenta la sfiducia senza però ritirare i suoi ministri. Questi sono i principali motivo che hanno portato il presidente del Consiglio Conte ad andare al Quirinale a dimettersi.

Salvini: Conte si è autostaccato la spina, questa è una scelta sua

Salvini controbatte affermando che le dimissioni di Conte non sono colpa sua o del partito. Secondo il leader della Lega è il presidente Conte che si sta autolicenziando per sua scelta. Inoltre, dice: che se da domani troverà qualcuno pronto a sedersi al tavolo con Renzi allora vuol dire che è stato fatto un disegno preordinato alle sue spalle. Ai cronisti presenti al Senato, Salvini afferma “La Lega ha lasciato il margine, ma sono loro che da settimane affermano che con la sfiducia non si tagliano i parlamentari, e io sono disposto al taglio, ma solo a patto che si proceda il più velocemente possibile, invece loro hanno staccato la spina e adesso vogliono dialogare con il PD“. Secondo Salvini infatti, le trattative con il Partito Democratico erano già aperte, il dubbio il suo partito lo ha già da un po’ di tempo. Infatti, afferma che già da settimane, se non da mesi, qualcuno sta lavorando con il PD, visti anche gli applausi in aula al momento del discorso di Conte.

Salvini non vuole perdere la poltrona, e vuole andare alle urne

Le fonti del Movimento 5 Stelle affermano che Salvini ha già fatto la sua scelta nel momento in cui ha chiesto di andare alle urne. Questa richiesta sottolinea come il leader della Lega volesse sfiduciare Conte perché intenzionato a non avere più un’intesa con il Partito dei 5 stelle. Per questo motivo si dovrebbe dimettere anche lui, ma non lo fa perché ha paura di perdere la poltrona.

La verità però è che già all’indomani delle elezioni Europee, Salvini, si è sentito forte per il risultato raggiunto dalla Lega, per questo motivo ha innescato in modo progressivo un distacco dai 5 stelle al fine di trovare il primo pretesto utile per innescare una crisi di governo e andare alle urne. Il suo comportamento è stato quindi dettato dal desiderio di creare confusione e portare il governo al disfacimento per andare alle urne il prima possibile.

Crisi di Governo: Piazza Affari chiude in Rosso

La crisi di governo non risparmia nemmeno gli indici di borsa. La Borsa di Milano infatti, ha chiuso in rosso. Il discorso del premier Conte al Senato e l’annuncio delle sue imminenti dimissioni ha portato l’indice FTSE MIB ha chiudere con il -1,11% raggiungendo così i 20,485 punti. Lo spread tra BTP e BUND invece è sceso a 203,5 punti, con un rendimento del decennale all’1,35%.

Il discorso del Premier Conte al Senato

Il discorso del Premier Conte al Senato inizia salutando il presidente, i senatori e le senatrici presenti. L’incipit del suo proclama inizia con il spiegare il motivo della sua volontà d’intervenire in Senato, al fine di riferire i problemi che stanno portando alla crisi di governo, e al personaggio intorno a cui ruotano le principali problematiche, ossia il leader della Lega.

Infatti, Conte afferma che sin dall’inizio del suo mandato aveva sostenuto che in caso d’interruzione anticipata del Governo avrebbe parlato in Senato dove la prima volta aveva ottenuto la fiducia. Continua il suo discorso sottolineando la gravità della situazione e delle conseguenze che questa scelta ha per la vita di tutto il Paese.

Le proteste dei senatori leghisti in aula durante le parole del Premier Conte erano molto forti, ma il presidente ha continuato affermando che: Il ministro degli Interni segue esclusivamente i suoi interessi personali e quelli di partito, in modo irresponsabile, volendo tornare al voto solo dopo un anno di governo. Salvini seduto accanto a Conte insieme a Luigi Di Maio, fa cenno ai senatori di calmarsi e congiunge i palmi.

Conte comunque continua il discorso e critica Salvini anche per il suo uso eccessivo di simboli religiosi, affermando che questi siano episodi incoscienti e che offendono il sentimento dei credenti oscurando il principio laico su cui si basa e trova fondamento lo Stato Italiano.

Al termine del suo discorso, come abbiamo accennato, Conte data la richiesta della sfiducia, non ha potuto far altro che dichiarare la volontà di raggiungere il Quirinale per dare le sue dimissioni.

Conte critica poi Salvini anche sull’uso di simboli religiosi nei suoi comizi: “Sono episodi di incoscienza religiosa che rischiano di offendere il sentimento dei credenti e di oscurare il principio di laicità, tratto fondamentale dello stato moderno”

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