Crollo Torri Gemelle: oggi il 18esimo dell’attentato che inginocchiò la grande America

AMERICA – Oggi gli Stati Uniti si fermano in onore dei quasi 3000 morti dell’attentato al Pentagono e alle Torri Gemelle avvenuto l’11 settembre del 2001.

Questa mattina è stata celebrata una cerimonia al Pentagono e di fronte al World Trade Center, durante la quale sono stati letti i nomi delle vittime. L’elenco è scolpito sulle fontane a Ground Zero.

I quattro momenti di silenzio, osservati durante la cerimonia, hanno rappresentato i momenti in cui gli aerei hanno colpito le torri e poi quando queste sono crollate.

Anche quest’anno due fasci di luce resteranno accesi fino all’alba di domani.

Il ricordo di questa immane tragedia rimane indelebile nella mente di tutti. Furono dirottati due aerei che si schiantarono contro le Twin Towers di New York. Un terzo aereo di linea colpì il Pentagono. Ce ne fu anche un quarto, probabilmente diretto al Campidoglio o alla Casa Bianca, che però si schiantò in un campo in Pennsylvania.

La responsabile degli attacchi terroristici fu Al Qaida, l’organizzazione terroristica di matrice fondamentalista islamica. Quel giorno morirono 2996 persone.

Crollo Torri Gemelle. Una tragedia immane che dopo 18 anni miete ancora delle vittime

Le vittime di questa tragedia immane non sono soltanto le persone che lavoravano nelle torri. Sono anche i tantissimi vigili del fuoco, soccorritori, poliziotti e le tante persone morte negli anni successivi, a causa dell’esposizione alle sostanze tossiche delle macerie.

Per tutte queste persone speciali, i cui nomi non figurano sulle fontane a Ground Zero, è stata realizzata un’installazione. Sei monoliti posti davanti a Ground Zero che indicano una frase: “A coloro le cui azioni nei tempi di bisogno portarono a malattie, ferite e morti”.

Per tutti coloro che ad oggi hanno fatto richiesta al fondo di indennizzo per le vittime, è stato creato nel 2001 un fondo a favore delle malattie e delle morti legate all’11 settembre. Ad oggi, sono oltre 51mila le persone che ne hanno fatto richiesta.

A favore dei soccorritori, invece è stata introdotta una legge che nel 2011 è stata firmata dal Presidente Obama. Si chiama “James Zadroga 9/11 Health and Compensation Act”. Con un secondo provvedimento, il fondo è stato assicurato fino al 2020.

Questa estate 2019, a causa dell’esaurirsi delle risorse, si è rischiato che il fondo morisse, ma la battaglia del comico Jon Stewart, ha permesso che ciò non avvenisse.

Il 29 luglio il presidente Donald Trump ha firmato una nuova legge chiamata “The Never Forget the Heroes”. I fondi sono stati estesi al 2090. Tali risorse serviranno ai soccorritori in vita di ricevere gratuitamente i ristori per tutta la vita.

POTREBBE INTERESSARTI
Cambia impostazioni privacy