Disabili maltrattati in un centro di ippoterapia del torinese

TORINO – I genitori affidavano i loro bambini con delle disabilità gravi o meno gravi all’importante centro di ippoterapia per aiutare la loro condizione, ma non potevano pensare che era un mostro colui che si occupava di loro.

Dopo anni di indagini serrate, è emerso che i piccoli ospiti della struttura riabilitativa che avrebbero dovuto beneficiare dello stretto contatto dei cavalli, migliorando il linguaggio, gli aspetti relazionali e la comunicazione, vivevano ogni volta ore da incubo.

L’uomo li ingiuriava pesantemente, li picchiava con il frustino e li maltrattava gravemente.

Per molti di loro che non avevano la facoltà della comunicazione, queste cose sono andate avanti per lungo tempo, poiché i genitori non erano in grado di capire che dietro a quelle giornate trascorse all’aria aperta, a Monte San Giorgio, a Piossasco, si celasse un tale orrore.

Al processo a carico dell’uomo, il PM Fabiola D’errico ha chiesto la sua condanna a sei anni di reclusione. L’uomo nega ogni responsabilità, ma durante le indagini sono emersi particolari agghiaccianti. La sentenza è prevista per il 4 luglio.

Pare che le vittime assistite dagli avvocati Anna e Marcello Ronfani e Concetta Cagia, siano state picchiate con il frustino dei cavalli, chiuse a chiave in stanza o legate a una sedia e imbavagliati con lo scotch.

Addirittura, uno dei ragazzini gravemente disabile sarebbe stato picchiato e poi gettato dall’auto in corsa e abbandonato in un prato. Testimoni sono stati alcuni automobilisti che avevano fermato l’uomo e costretto a recuperare il minore.

Una mamma ha raccontato di aver trovato il figlio al sole senza riparo, perché in punizione. Tanti altri episodi lo incastrano, come quello del bambino di 4 anni abbandonato nel bosco che era stato ritrovato dai carabinieri dopo diverse ore.

Il terapista che sta seguendo i bambini ha dichiarato che sono rimasti traumatizzati dalla tragica esperienza e occorrerà per loro una lunga riabilitazione.

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