L’Etna è tornata ad eruttare con una doppia colata

ITALIA – il Vulcano attivo di Catania è ritornato a farsi sentire con ben due fratture che si sono aperte, una alla base del cratere di sud-est e l’altra sul fianco nord-orientale.

Ogni volta è uno spettacolo ammirare la colata lavica, che nelle ore notturne si nota anche a distanza di chilometri, illuminando tutta la zona circostante.

I paesi limitrofi al Vulcano, ne hanno visto davvero tante di questo genere di manifestazioni, e sono moltissime le zone che raggiunte dal magma incandescente, hanno dovuto ricostruire. Proprio così perché l’Etna tanto temuta, è anche tanto amata, al punto che non si può fare a meno di viverci vicino.

Ogni anno, rappresenta una delle tappe invernali d’obbligo, sia per chi vive nella regione Sicilia, ma anche per i turisti.

L’Etna viene visitata seguendo percorsi tracciati e guide turistiche, ma molti sfidano il pericolo e si mettono in viaggio da soli per divertirsi sulla neve o ammirare più da vicino la colata lavica.

Le famiglie con bambini, si incamminano attrezzati e trascorrono almeno una giornata al Rifugio Sapienza, meta ideale dove consumare una bevanda calda o un pasto appetitoso. La zona è molto caratteristica, per i piccoli negozi di souvenir, che vendono oggetti lavorati con la pietra lavica e ognuno li acquista per portare con sé un pezzo di Etna.

Anche questa volta, il tremore dei condotti magmatici interni, ha raggiunto valori abbastanza alti e i boati si possono udire a distanza.

Durante questi episodi magmatici, la polvere lavica, arriva fino alla città di Catania, ricoprendo con una polvere grigia strade, terrazzi e piante.

Per fortuna, questa volta, l’intensità del fenomeno eruttivo, nonostante sia accompagnato da un’attività stromboliana dai crateri principali, non ha impedito all’aeroporto di Catania di fermarsi; infatti, per il momento è tutto regolare.

Eugenio Privitera, direttore dell’Ingv di Catania, ha informato che si sta avviando una nuova fase eruttiva, e al momento non si può prevedere quanto tempo durerà. Ha assicurato, comunque, che trattandosi di fenomeni che interessano la parte sommitale, non ci sono pericoli per il centro abitato, ma comunque servono maggiori controlli per regolare l’afflusso dei turisti.

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