Lo stesso vale per il primo ministro portoghese Antonio Costa e l’austriaco Kurz. In Inghilterra si respira nuovamente l’area di lockdown con restrizioni in vigore dal 5 novembre al 2 dicembre. Soltanto le scuole e le università rimarranno aperte per evitare di creare confusione e problemi con i collegamenti da casa. Le decisioni sono state seguite da un discorso di Boris Johnson che ha affermato che i negozi non essenziali così come tutti i pub, i bar, i ristoranti rimarranno chiusi.
Europa chiusa, take away ancora in servizio come poche attività
Europa chiusa, il decreto emanato non ha bloccato i Take Away e tutti i locali che fanno consegne a domicilio. La gente però dovrà lavorare da casa proprio come qualche mese fa. Non si parla di lockdown totale, come quello vissuto a marzo e ad aprile, ma parziale, dato che le scuole e le università questa volta rimarranno aperte. Qualcuno si schiera a favore e qualcuno va contro ma c’è poco da fare.
Ad ogni modo il messaggio lanciato post decreto è sempre lo stesso, tutti dovranno rimanere a casa per proteggere sia il sistema sanitario che la propria vita. Ci vuole responsabilità. Questo è stato deciso anche in Portogallo, dove dal 4 novembre fino a data da destinarsi gli esercizi commerciali potranno chiudere alle 22 e non oltre. Quindi tutti a casa, si potrà uscire soltanto per andare a scuola e a lavoro.
Al via lo smartworking, per molte attività il fallimento è sempre più vicino
Tutti quei lavori che permettono di essere svolti da casa andranno eseguiti mediante lo smart working. Il coprifuoco è arrivato anche in Austria con la tanto temuta chiusura di istituzioni culturali o sportive, come ristoranti e alberghi.
Questi ultimi in tutto il mondo stanno subendo tantissimo infatti si minacciano chiusure definitive. Il fallimento è vicino per parecchie attività.