Indiana, Lisa Montgomery giustizia nel braccio della morte

Lisa Montgomery è stata giustiziata nel carcere di Terre Haute, nello stato dell’Indiana, con un’iniezione letale. In 70 anni è la prima donna ad essere uccisa nel braccio della morte. A stabilire la condanna era stato un tribunale del Missouri nel 2007, tre anni dopo che erano avvenuti i fatti. La 52nne era stata condannata per aver assassinato una 23enne incinta nello stato del Missouri nel 2004. La donna incinta si chiamava Bobbie Jo Stinnett ed era all’ottavo mese di gravidanza. La Montgomery aveva scelto la sua vittima online, ed era andata a casa sua con il pretesto di acquistare un cucciolo visto che Bobbie era un’allevatrice di cani.

Lisa Montgomery era malata di mente

Giunta a casa di Bobbie, la Montgomery l’ha aggredita e le ha estratto il feto dal grembo con un coltello. La donna è morta dissanguata, ma la bambina è sopravvissuta. Oggi Victoria Jo Stinnett è un’adolescente che vive con il padre. La storia di Lisa Montgomery è alquanto triste e rivela abusi e degrado. Da piccola è stata vittima di abusi dal patrigno anche in gruppo e poi la madre la costringeva a prostituirsi per pagare le riparazioni in casa dell’elettricista o dell’idraulico. Lisa soffriva di una patologia bipolare ed era stata ritenuta malata di mente.

L’esecuzione era stata sospesa

Prima dell’esecuzione era stata fatta una sospensione dell’esecuzione perché era stata richiesta una perizia psichiatrica, ma alla fine non è stata concessa e la donna è stata giustiziata. L’esecuzione della Montgomery è solo una delle tante che dallo scorso luglio, dopo 17 anni di stop, sono state eseguite. Le esecuzioni federali sono ricominciate perché Trump ha tolto il blocco. Durante la sua presidenza le esecuzioni nel braccio della morte sono state 11. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha comunicato in un post su tweet che Lisa è stata giustiziata alle 7.31 ora italiana.

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