Lockdown light, il modello tedesco in Italia

Siamo in continua attesa di novità annunciate dal Presidente Conte ed ecco che dopo la bozza del nuovo dpcm tanto complicato si attende la conferma delle restrizioni pensate per le prossime settimane. Secondo le prime notizie Conte ha scelto di dividere l’Italia in zone, in base alla situazione di criticità e da qui partire con lo stabilire le regole. Non si vuole paralizzare il paese, bisogna bloccare per un periodo soltanto le zone ritenute a rischio, evitando il lockdown rigido.

Lockdown pensato per andare avanti ed evitare di rimanere bloccati per la paura

Lockdown quindi delicato pensato e studiato prendendo come modello quello tedesco che lascia liberi tutti coloro che possono vivere in condizioni morbide senza panico e paura. Ci si dovrà lasciare alle spalle quello che è stato in passato, sarà necessario vivere nel rispetto per poter ritornare ad una situazione di serenità.

Si è giunti alla conclusione che non si può tenere la popolazione segregata in casa, soprattutto non gli over 60 che vanno soltanto rieducati e resi consapevoli del rischio che corrono. Stessa cosa vale per i nipoti ed i figli che devono responsabilizzarsi. La regola unica è fare tutto pensando solo ed esclusivamente al bene dei nonni, che fanno parte della categoria più a rischio.

Ristoranti chiusi, l’istruzione però va avanti

Nelle zone rosse saranno chiusi i ristoranti, i bar, i teatri, le discoteche, ci si potrà incontrare soltanto all’aperto al massimo presenti due nuclei familiari. Saranno invece aperte le scuole e gli esercizi commerciali ma non i centri commerciali chiusi nel fine settimana, regola valida per tutta l’Italia.

Si vuole garantire l’istruzione, ma è assolutamente esclusa ogni forma di divertimento e di relax. Ecco perché i saloni di bellezza e le piscine saranno coinvolte nella chiusura. I numeri del contagio sono altissimi, proprio come lo erano in Germania che oggi però è protagonista di un ribasso importante. Anche in Francia si segue un modello morbido che lascia aperti i negozi, le aziende agricole, le fabbriche, le scuole materne ed elementari e ovviamente le farmacie.

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