Marcia per le libertà, scontri alla Bastiglia

L’argomento della protesta è la legge liberticida della sicurezza globale. La Polizia è dovuta intervenire per fermare cinquantamila persone. Inizialmente si trattava di una normale e semplice protesta nel rispetto delle regole. Niente di pericoloso per le persone e per tutto ciò che era intorno a loro, poi però le cose sono cambiate drasticamente e si è dovuti passare ai metodi pesanti.

Marcia per la libertà, i black bloc devastano il centro

Marcia per la libertà, 50.000 persone hanno scioperato in modo pacifico, fino all’intervento dei black bloc che hanno iniziato a devastare ogni cosa incontrata per strada. Così ha avuto inizio lo scontro con la Polizia. Sono stati usati i lacrimogeni in tutto il quartiere del Marais.

Nelle strade, tra i negozi e i monumenti, la Bastiglia e Piazza della Repubblica i commercianti sono stati colpiti ancora una volta. In molti hanno lanciato oggetti contro i pompieri che tentavano di spegnere le fiamme che minacciavano i negozi e le loro vetrine.

Tutti contro la legge 24, divieto di filmare i poliziotti

In testa al corteo secondo le prime indagini della Polizia c’erano i familiari delle vittime di violenza delle forze armate. Poi c’erano anche degli striscioni che richiedevano il ritiro della legge 24. Secondo questo articolo vige il divieto di fotografare e filmare i poliziotti in comportamenti non pertinenti al loro ruolo. A completare la marcia anche una serie di cori ostili lanciati dalla folla. Quello privilegiato: “Tutti detestiamo la polizia”. A placare l’ira e la violenza della marcia 20.000 gendarmi che ne sono usciti feriti. Alcuni gravemente, altri minimamente.

Così, ancora una volta si ha la conferma che le forze dell’ordine nel paese siano poche. Il popolo non si sente sicuro e richiede un intervento per aumentare la sicurezza che in casi come questo avrebbe potuto fare la differenza.

POTREBBE INTERESSARTI
Cambia impostazioni privacy