Morti e dispersi nel naufragio a Lampedusa

Nuovo naufragio a Lampedusa nella giornata di ieri, 23 novembre. Sono state tratte in salvo molte persone tra cui donne e bambini. In queste ore continuano incessantemente le ricerche dei dispersi e al momento sono stati recuperati 7 corpi.

Tra le 149 persone tratte in salvo ci sono anche tre bambini e 13 donne.

Il personale della Guardia di Finanza e Costiera sta impegnando tutte le proprie energie nelle ricerche, sia via mare che via terra.

Il Procuratore Vella ha attivato la macchina dei soccorsi e la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo.

Le motivazioni sono: “Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio e omicidio colposo plurimo”.

Si cercano i dispersi nel naufragio a Lampedusa

E’ stata una notte intensa quella trascorsa, nel corso della quale la Guardia Costiera di Palermo ha coordinato gli interventi. Il primo corpo recuperato in mare è quello di una donna.

I 149 migranti tratti in salvo hanno riferito che sul barcone, oltre a loro si trovavano altre 20 persone.

La barca che trasportava i migranti non aveva segnalato la propria posizione alla Guardia Costiera e per il mare in tempesta causato dal maltempo, si è capovolta.

Nelle ricerche dei dispersi si sono attivate in tutto: “Due motovedette, un aereo della Guardia Costiera; della Marina Militare è partita una nave e un elicottero, mentre è alla ricerca dei dispersi una motovedetta e un pattugliatore della Guardia di Finanza.

Le ricerche si sono allargate anche a terra, con la collaborazione dei carabinieri e di altro personale della Guardia di Finanza.

Le persone tratte in salvo sono state soccorse accompagnate nel Porto di Lampedusa. Alcune di esse sono disperate poiché tra le persone disperse si trovano le loro mogli. Si tratta di un giovane eritreo e anche di un libico.

I soccorritori stanno perlustrando ogni metro dell’area interessata, sperando di trovare ancora vive molte persone.

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