Pompeo accusa la Cina, secondo il segretario USA il virus è nato in laboratorio a Wuhan

Cambiano gli scenari sulla provenienza del coronavirus, Pompeo accusa la Cina e afferma che ci sono le prove che il virus è nato in laboratorio a Wuhan. Il segretario USA in un’intervista alla Abc ha dichiarato che la Cina ha fatto di tutto per non rivelare la verità sul covid e ha anche insabbiato le prove che avrebbero reso nota la provenienza del virus. Non si placano le accuse che giungono da Washington e dopo quelle avanzate da Trump adesso pare che si possa dimostrare come sono andate veramente le cose. I dubbi sull’operato della Cina hanno fatto fare dietrofront agli Usa sui fondi all’Oms, infatti li ha tagliati.

Pompeo accusa la Cina e dire che c’è tanto da scoprire

I numeri in America sulle vittime per il coronavirus sono da brivido e tendono ad aumentare. I contagi negli Usa sono 1,13 milioni e i morti sono circa 70mila. Ad essere più colpito è lo stato di New York, con 24.035 morti, ma nel mondo i decessi sono circa 250 mila. La situazione è molto pesante in Italia, in Spagna, ma anche in Inghilterra, anche se in alcuni paesi i morti da qualche giorno stanno diminuendo. Alcuni stati stanno organizzando le riaperture per cercare di non causare ancora altri danni all’economia. La notizia che Pompeo accusa la Cina sulla verità del virus apre quindi nuovi scenari sui rapporti con il paese comunista.

Nessuno è stato autorizzato ad entrare nel laboratorio

Il segretario è convinto che ancora c’è tanto da scoprire e che stanno facendo tutto quello che è in loro potere per saperne di più. Gli Usa hanno cercato di inviare una squadra per indagare, ma a nessuno è stata data l’autorizzazione per entrare nel laboratorio. Neanche in altri laboratori è stato possibile effettuare delle indagini e pare che in Cina ce ne sono tanti. Secondo Pompeio il partito comunista cinese non ha collaborato con gli esperti mondiali.

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