Pos: al vaglio meno commissioni, detrazioni e sconti

La lotta all’evasione fiscale passa dai Pos. Il Governo sta valutando nella Manovra diverse soluzioni per affrontare il tema della commissioni bancarie sui commercianti applicate ai Pos.

Oggi, i benzinai possono ottenere un credito d’imposta per le commissioni usate per l’attività commerciale. Una delle idee del Governo è di fare lo stesso con tutti i commercianti. Così, il primo ostacolo all’uso delle carte di credito sarebbe superato.

I commercianti, se tutto va bene, avranno il 30% di sconto sulle commissioni bancarie. In più, potranno detrarre qualsiasi spesa solo se effettuata con pagamento elettronico. Così, a Roma vogliono incentivare l’uso dei Pos e scoraggiare il contante.

Oltre a questo, la soglia per l’uso dei contanti scende nel 2020 da 3000 a 2000 euro, per arrivare nel 2021 a 1000 euro.

Chi ha diritto allo sconto sulle commissioni Pos

I commercianti con ricavi e compensi fino a 400mila euro l’anno potranno chiedere lo sconto del 30% sulle commissioni. Sfruttando la compensazione, questo 30% farà pagare meno tasse, quindi incentivare l’uso degli strumenti elettronici di pagamento.

La compensazione rientra in una strategia complessiva di lotta al contante. Infatti, dal 2021 solo i pagamenti tracciati si potranno detrarre. Moltissime le voci a favore dell’iniziativa, dal capo della Procura di Milano a Confesercenti.

Ma c’è di più. Ai consumatori converrà chiedere lo scontrino. La lotteria degli scontrini partirà a Gennaio e chi pagherà con strumento tracciabile otterrà doppia possibilità di vincere un premio in denaro.

La lotteria degli scontrini: quando partirà?

L’iniziativa dovrebbe scattare il 1° Gennaio 2020. Quando si emetterà lo scontrino, l’importo verrà inviato in automatico all’Agenzia delle Entrate. A quel punto, insieme allo scontrino si avranno anche i numeri della lotteria, giocati in automatico dal sistema.

Confesercenti denuncia che ci potrebbero essere ritardi nella lotteria. Molti esercenti non si sono ancora attrezzati. In più, le sanzioni partirebbero già a Gennaio, non dando il tempo agli esercenti di aggiornare i software di servizio e i registratori di cassa.

Per l’ente, ci vorrebbero altri 6 mesi, anche per dare fiato all’Agenzia delle Entrate e consentire ai commercianti di sostenere questo costo oltre ai Pos. Per il momento, il Governo non conferma né smentisce un rinvio.

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