La postura per guardare smartphone e tablet trasforma le ossa del cranio

MONDO – Sono sempre di più i giovani che nel cranio hanno sviluppato delle particolari spine osee. Sono stati analizzati 1200 adulti di età compresa fra i 18 e gli 86 anni, da due scienziati australiani che hanno riscontrato che quasi il 50% di loro, presenta delle strane formazioni ossee alla base dell’osso occipitale. Secondo i ricercatori le cause sono da attribuire allo stress muscolo-scheletrico causato da un’errata postura che si assume quando si guarda a lungo lo schermo dello smartphone o del tablet.

Queste formazioni ossee sono chiamate tecnicamente esostosi o entesofiti e assomigliano a delle “spine”.

Niente paura, perché si tratta di depositi benigni e questa è una buona notizia, considerando che queste cattive abitudini riguardano soprattutto i giovani che tengono la testa piegata in avanti per più di 5 ore al giorno, per guardare video attraverso lo schermo dei dispositivi tecnologici.

Una ricerca tutta australiana

Sono stati due ricercatori australiani, i professori David Shahar e Mark GL Sayers dell’Università della Sunshine Coast, ad associare le escrescenze all’utilizzo eccessivo dei dispositivi tecnologici.

Presso la Scuola di Scienze della Salute e dello Sport dell’ateneo del Queensland, i ricercatori hanno sottoposto ai raggi X del cranio di 1.200 adulti australiani e il 41% di loro ha evidenziale le escrescenze da 1 centimetro, fino ad arrivare a 3 centimetri.

I professori hanno sottolineato che solo nell’ultimo decennio vi è stato un aumento esponenziale di casi di questo tipo. Attraverso una semplice radiografia possono essere evidenziate le formazioni osee e un tempo i casi erano davvero rari.

I punti particolari dove le formazioni si sviluppano sono la base dell’osso occipitale del cranio, nel punto dove si trova la protuberanza occipitale esterna. La zona è quella dove si collegano i muscoli e i legamenti del collo e che permettono il movimento della testa e ne sostengono il peso.

Come affermano i ricercatori, gli accumuli extra di tessuto osseo possono essere associati all’invecchiamento, alla genetica, a un trauma, ma anche in risposta allo stress meccanico.

Le escrescenze ossee rilevate dai due professori australiani sarebbero da attribuire all’uso costante dei dispositivi mobili. In risposta alla cattiva postura assunta, gli esostosi si formerebbero per rinforzare il complesso dell’entesi sollecitato in modo anomalo.

Anche se un tempo casi di questo genere erano assai rari, comunque oltre all’uso dello smartphone, anche chi dedicava molte ore alla lettura o alla scrittura era soggetto a queste formazioni anomale.

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