Prefetto di Cosenza, Paola Galeone indagata per corruzione

Paola Galeone, prefetto di Cosenza, è stata denunciata da un’imprenditrice del luogo per averle chiesto l’emissione di una fattura di 1220 euro, al fine d’intascare parte del fondo di rappresentanza messo a disposizione dei prefetti. Somma che prevedeva una mazzetta pari a 700 euro al prefetto Paola Galeone, mentre la restante parte sarebbe rimasta all’imprenditrice. Proprio quest’ultima sorpresa dalla richiesta dopo un incontro in prefettura ha deciso di rivolgersi alla Polizia di Stato. 

La questura di Cosenza ha chiesto all’imprenditrice, Cinzia Falcone (presidente anche di un’associazione che lotta per i diritti delle donne) di assecondare l’emissione della fattura e di recarsi al bar dove era in programma lo scambio. La polizia ha fornito poi all’imprenditrice tutta l’attrezzatura per filmare e registrare l’audio durante lo scambio del denaro. Le banconote ricevute dopo lo scambio sono state fotocopiate come prova della mazzetta data al prefetto.

Dopo lo scambio il prefetto di Cosenza è stato bloccato dalla polizia che hanno perquisito la borsa trovando le banconote segnalate in precedenza. 

La notizia è stata travolgente, e sta portando anche a nuovi sviluppi. Infatti, le indagini dallo scambio, avvenuto prima di Natale, non si sono fermate, ma è stata svolta anche una perquisizione nello studio del prefetto di Cosenza, entrata per la prima volta nell’Amministrazione Civile a dicembre del 1987 e assegnata come primo incarico all’interno della prefettura di Taranto, e successivamente a Benevento. Ora dunque si attendono eventuali riscontri ed evolversi delle indagini avviate ormai dalla questura di Cosenza dopo la denuncia dell’imprenditrice.

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