Proteste da tutta l’Italia: commercianti e imprese vogliono ripartire

Da Bari, a Milano sino a Portofino sono sempre di più le proteste che s’innalzano da parte di ristoratori, imprenditori, gestori dei locali, albergatori e commercianti. Perfino Vissani ha “consegnato” insieme a tanti altri le chiavi del suo ristorante.

Nelle varie zone d’Italia ristoratori e albergatori hanno deciso di consegnare ai sindaci le chiavi simboliche delle loro attività, dato che sono costretti ancora ad essere chiusi al pubblico. E con una prospettiva per la riapertura prevista il 1 giugno.

Le proteste s’innalzano anche da parte dei parrucchieri e dagli estetisti, che stanno subendo perdite non indifferenti e che hanno organizzato delle piccole proteste di 15 minuti.

Sono sempre più i commercianti che ormai sono sull’orlo di una crisi, con cali del 70% del fatturato e la prospettiva di nuovi investimenti per l’adeguamento delle attività alle misure di sicurezza.

Inoltre, non c’è chiarezza sulle misure che si dovranno prendere all’apertura è questo porta anche ad una maggiore incertezza.

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