No al razzismo. ll capotreno di Trenord si sfoga

ITALIA – Marco Crudo lavora su Trenord, la società ferroviaria di Milano e ogni giorno ne vede di tutti i colori nel vero senso della parola, ma a lui non importa perché quando pretende che il viaggiatore paghi il biglietto, per lui sono tutti uguali.

Chi meglio di lui, può raccontare come ancora oggi si facciano delle discriminazioni razziali? Il lavoro che svolge gli permette di carpire ogni giorni i sentimenti che provano molti italiani nei confronti degli stranieri

Ebbene sì, perché Marco Crudo, si sente gli occhi puntati addosso e giudicato nello svolgimento del suo lavoro di Capotreno.

Proprio sul treno su cui svolge il suo servizio, percepisce quella forma di razzismo da parte degli italiani, sempre pronti a puntare il dito quando si tratta di fare rispettare le regole a coloro che non hanno la pelle bianca.

Nonostante ciò, il capotreno di Trenord Marco Crudo ha speranza che qualcosa stia iniziando a cambiare. Il suo sfogo, lo fa con un video che pubblica, dove racconta la sua esperienza.

Il suo è lo sfogo di tutte quelle persone che vogliono dire no al razzismo.

Oggi giorno si sente giudicato quando fa le multe ai trasgressori, poiché si sente rispondere spesso che gli extracomunitari non pagano il biglietto e che quindi non è giusto che vengano multati gli italiani.

Non è così, afferma Marco Crudo, perché lui non guarda il colore della pelle e non ha nessun pregiudizio. Tiene, inoltre a precisare che non bisogna generalizzare, dal momento che una persona dalla pelle bianca, potrebbe anche essere straniera e viceversa un nero potrebbe anche avere la cittadinanza italia.

Lui fa solo il suo lavoro, esige il biglietto e non chiede di certo il passaporto, prima di farlo. Nonostante gli innumerevoli episodi di discriminazione razziale, però, quello che accende le speranze che qualcosa stia iniziando a cambiare, è il fatto accaduto qualche giorno fa.

Ha multato una donna italiana, la quale dopo aver protestato, perché naturalmente pagare quasi 50,00 euro di multa non è piacevole, si era decisa a farlo. Improvvisamente, un uomo è intervenuto sostenendo che non era giusto fare la multa alla signora, quando molti stranieri viaggiano senza avere il biglietto.

La donna è intervenuta rispondendo che era giusto che lei fosse multata perché aveva sbagliato e che gli stranieri non c’entrano nulla.

Il razzismo al giorno d’oggi è inammissibile, ma nonostante ci siano persone ancora attaccate ai pregiudizi, c’è anche un’Italia che cambia, che rispetta le regole senza fare distinzioni. 

Le parole di Marco, per fortuna, sono quelle di tanti italiani che sono stanchi che ancora oggi si parli di discriminazione razziale.

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