Razzo cinese finisce nell’Oceano

Il razzo cinese Lunga marcia 5B alle 15:33, ovvero le 17:33 ora italiana è finito nel pieno dell’Oceano Atlantico. Lo Space Control Squadron della Difesa americana lo ha confermato poche ore fa. Doveva precipitare in Italia, per una manovra un po’ azzardata. L’agenzia spaziale infatti ha monitorato le orbite del relitto spaziale per gli ultimi tre giorni. Il Ministro della Difesa italiano insieme a Inaf hanno verificato eventuali rischi anche per il Paese. Però, in realtà nel giro di 12 ore le orbite non interessavano più nel sud dell’Europa, né tantomeno in Italia. Il relitto ha sorvolato Los Angeles e New York finendo poi nell’oceano.

Il razzo cinese e la sua orbita

Il razzo cinese è lungo una trentina di metri e pesa 17 tonnellate, largo invece 5 metri. L’oggetto è di quelli più pesanti e grandi precipitato sulla Terra a partire dal 1991 ed è passato in maniera vertiginosa su Central Park a New York. Bastavano 7 minuti di differenza nella previsione per farlo arrivare direttamente in Europa, in particolare verso l’Italia. Adesso quello che si cerca di capire è se qualcuno dovrà pagare eventualmente i danni. Se è vero che gran parte dei materiali si è disintegrato a contatto con l’atmosfera, in realtà alcuni elementi più densi con i motori probabilmente sono arrivati al suolo e su questo che esperti di tutto il mondo stanno monitorando la situazione

L’Italia e l’Europa fuori dal pericolo

Intanto in mattinata, ieri si è avuta la certezza che la caduta del razzo cinese non avrebbe interessato l’Italia. Intanto è continuato, però per tutta la giornata il monitoraggio da parte di Asi come aveva fatto sapere Ettore Perozzi dell’Agenzia Spaziale Italiana. Anche la stazione radioastronomica di Medicina vicino a Bologna aveva tenuto d’occhio la situazione per tutto il tempo.

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