Scoperto un fossile ai confini del Sistema Solare

ROMA – Non c’è mai fine alle scoperte e questa volta la novità riguarda il nostro Sistema Solare, dove è stato visto un fossile che nulla è riuscito a scalfire.

E’ stato chiamato dagli scienziati della Nasa “Ultima Thule” e si ritiene che si sia formato quando è nato il Sistema Solare, a causa della collisione di due piccoli corpi celesti.

Il fossile è stato avvicinato dalla sonda New Horizon e pare non abbia anelli, lune o nuvole di polveri. E’ lungo circa 32 chilometri e largo 16, ha due lobi ed è appiattito.

Ultima Thule è distante dalla terra circa 6,4 miliardi di chilometri e precisamente è posto nella fascia di Kuiper, proprio alla fine del sistema planetario.

Anche se la scoperta risale all’inizio di quest’anno, la notizia è stata pubblicata sulla rivista Science solo oggi. Si tratta del corpo celeste più distante che sia mai stato esplorato.

Dall’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali (Iaps) di Roma e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), gli esperti chiariscono che questo tipo di corpi sono incontaminati poiché si trovano molto distanti rispetto al nostro sistema solare.

La sonda della Nasa è stata spinta molto più in la e ciò ha permesso di fare nuove scoperte.
La fascia Kuiper dove è stato visto il fossile, è una cintura popolata da corpi di ghiaccio.

Ciò che fino a questo momento è stato reso pubblico, è solo una piccolissima parte di tutte le cose che presto saranno scoperte.

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