Spot post-covid, il finto documentario tedesco

L’idea dello Spot post-covid arriva direttamente dal governo tedesco ed ha come protagonista un uomo, anziano. Lo sfondo musicale crea enfasi e racconta l’incubo che l’uomo ha vissuto durante la giovinezza. Scorrono le immagini e l’anziano viene mostrato anche da giovane.

Spot post-covid, la vita sottosopra, nessun progetto e nessun piano rispettato

Spot anti-covid, l’uomo racconta che era il 2020, in inverno gli occhi del paese erano puntati sui giovani, protagonisti di un periodo terribile. Lui ai tempi, aveva 22 anni proprio come i suoi amici minacciati giornalmente dal mondo e dal virus. Lui era uno studente di ingegneria e come tutti i giovani avrebbe voluto fare festa, studiare e conoscere tante nuove persone, magari divertirsi andando a bere in giro con gli amici e fare nottata e baldoria. Lo facevano almeno fino all’arrivo del covid che ha cambiato il loro destino e le loro abitudini.

Dopo la prima ondata ecco la seconda che ha costretto tutti a rimanere in casa. Una guerra che loro, da veri eroi, hanno combattuto seduti sul divano di casa propria a guardare un film, cucinare, stando insieme in famiglia. Nulla di particolarmente eclatante o rischioso a differenza delle vere guerre che i nonni hanno combattuto con le armi. Tutto andato in fumo, i progetti, le intenzioni, i piani del futuro. C’è voluto coraggio per affrontare una realtà di paura ma niente di più.

Come convincere il popolo a rispettare le regole

L’idea tedesca si è rivelata un’idea geniale in quanto lo spot ha lo scopo di mostrare e dimostrare che è possibile sconfiggere il virus senza far nulla. Il Governo ci chiedere di restare in casa e uscire necessariamente con le mascherine e mai senza per tutelarci e tutelare gli altri.

Nulla di realmente complicato tralasciando la stanchezza emotiva di un momento storico che lascerà tanta angoscia.

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