Terapie intensive piene in Svizzera, nuove disposizioni su cure

Questo si temeva sin dall’inizio e purtroppo la paura è diventata realtà. I medici, per questo, invitano i pazienti a rischio a comunicare se desiderosi di beneficiare di cure per prolungare la vita anche in caso di malattie gravi. Nonostante gli sforzi fatti sin dall’inizio per lottare contro l’epidemia coronavirus le condizioni oggi sono preoccupanti. Ciò che la Svizzera ha fatto non è stato abbastanza.

Terapia intensiva, la Svizzera tanto criticata è oggi costretta ad affrontare situazioni gravissime

Relativamente alle terapie intensive, la Svizzera ha rilasciato dati preoccupanti, 876 letti sono occupati, ciò vuol dire non ci sono più posti letto disponibili per il trattamento di adulti in gravi condizioni respiratorie. I medici però ci tengono a dire che gli errori andavano evitati sin dall’inizio per esempio rimandando le operazioni non urgenti.

Inizialmente la Svizzera aveva avanzato l’ipotesi di sospendere le cure ad anziani con speranza di vita minima. Il mondo si era rivoltato contro gli svizzeri. Adesso non c’è più niente da fare se non cercare di far fronte a situazioni critiche prendendo delle decisioni forti e coraggiose.

Misure difficili ma necessarie

Si tratta di misure difficili sia per i malati che per i familiari. Da questo momento in poi i medici chiederanno ai pazienti che soffrono già di malattie gravi di indicare se vogliono beneficiare di misure per prolungare la vita in caso di malattia grave o meno.

Si sa già che il processo decisionale sarà per tutti difficile, ma gli esperti, compreso il team dei reparti di terapia intensiva svizzeri affiancheranno le famiglie. Soltanto così si potranno realizzare i desideri personali del paziente e dare una speranza ed una possibilità in più a coloro che con le giuste cure potranno sopravvivere.

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